Era andato tutto fin troppo bene. Il tabù Empoli sembrava ...
Sembrava... ma stavolta non è andata così e la Roma ha buttato altri due punti pazzeschi che peseranno moltissimo nel bilancio di fine anno. Senza Totti, De Rossi, Aquilani, Taddei e Panucci Spalletti inventa una nuova Roma che fa tutto bene. Vola in vantaggio, raddoppia col primo gol in giallorosso di Brighi all'esordio da titolare (undicesimo romanista in rete nell'attuale campionato) e potrebbe dilagare con Vucinic e Mancini che sbagliano tutto il possibile. Poi il patatrack. Un passo indietro del montenegrino, mai incisivo sotto porta e che dopo l'exploit delle ultime uscite rischia di tornare rapidamente nell'anonimato: Roma è anche questo. Ma la cosa che ha stonato di più è stata ancora una volta la mancanza di cattiveria, la poca concentrazione sotto porta e il non essere riusciti a chiudere una partita per certi versi già chiusa. Quindi, regola non scritta del calcio, quando sbagli troppo alla fine incassi... della serie: gol sbagliato, gol subito. Ed è accaduto esattamente così, anche se nella seconda rete dell'Empoli c'è lo zampino «pesante» di Doni. Un disastro e il tabù Empoli resta lì come il bilancio di Spalletti al Castellani: spaventoso. Due sconfitte e un pareggio. E meno male che dopo il derby doveva essere iniziata la discesa...