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@BORDERO:#INVIAT-SPOR@%@dall'inviato Alessandro Austini ...

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Briciole. Aveva ragione Spalletti: le "piccole" non esistono e la prima affrontata, un Empoli modesto ma grintoso, ha punito la superficialità della Roma. Le assenze di Totti, De Rossi, Aquilani, Panucci e Taddei non bastano a spiegare l'ennesimo suicidio di questo campionato. Sul banco degli imputati Vucinic che spreca almeno quattro gol fatti. In più ci metti le solite amnesie della difesa, Doni compreso, gli errori di valutazione di Spalletti, che nel finale lascia in campo una Roma irriconoscibile negli interpreti, ed ecco che la frittata è fatta. In avvio il tecnico sceglie una squadra più offensiva rispetto alle ultime uscite e lascia lo stakanovista Tonetto in panchina: c'è Giuly sulla destra, insieme a un spento Perrotta e al capitano di giornata Mancini. In difesa il tecnico rispolvera Ferrari al posto di Mexes. Al primo vero affondo dei giallorossi arriva il vantaggio di Giuly: azione orchestrata da Pizarro e dopo un paio di tocchi di prima al limite dell'area il francese trova l'angolino in diagonale. Cagni perde Marianini e non sa che sarà quella la svolta della gara: entra Giovinco, talento di proprietà della Juve, l'uomo che castigherà la Roma. Nel giro di un minuto Mancini spreca e poi inventa: discesa personale a sinistra palla al centro per Brighi che deve solo spingerla in rete di testa e bagnare il suo esordio da titolare col primo gol in giallorosso. Allo scadere del primo tempo Vannucchi spaventa Doni, poi Vucinic sbaglia un gol facile da due passi. È solo il primo errore. Nell'intervallo Spalletti pensa a difendersi e tira fuori dalla mischia Giuly. Tocca a Tonetto, che si sistema dietro a sinistra. Cassetti, mai convincente, passa a destra e Cicinho avanza ma non entra comunque in partita. Il primo affondo della ripresa è dell'Empoli, con Doni che risponde alla grande al colpo di testa di Pozzi. L'Empoli sembra innervosirsi, la Roma fallisce il 3-0 prima con Juan poi ancora con Vucinic che commette due clamorosi errori di sufficienza sotto porta. E allora capitan Vannucchi riapre la partita con un bolide da trenta metri che sorprende Doni. Spalletti corre subito ai ripari: dentro Barusso per uno spento Perrotta, Pizarro avanza sulla trequarti. I toscani ci credono, la Roma va in confusione si salva su due conclusioni a botta sicura di Saudati e Pozzi. I giallorossi passano alla difesa a tre con Mexes e buttano al vento l'ennesima chanche per chiudere la gara: Vucinic parte in solitudine verso Bassi ma sbaglia l'ennesimo gol di giornata toccando a lato. Poi la beffa finale: punizione defilata, Giovinco infila l'incerto Doni calciando direttamente in porta.

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