L'undicesima di campionato chiede ...
Una rivalità antichissima, inasprita non soltanto da vicende di campo, basterebbe ricordare le prodezze di Ceccarini al quale mai serberà gratitudine il buon Ronaldo, ma anche dalle polemiche seguite al declassamento della Juve, protagonista della Tangentopoli calcistica, e all'assegnazione all'Inter di uno scudetto che sarebbe stato meglio lasciare anonimo. Anomala neopromossa, la formazione, che Ranieri sta riportando con pazienza e signorilità a livelli tecnici più consoni alla sua storia, tenta lo sgambetto alla capolista dopo avere rallentato la marcia della Roma all'Olimpico. Uno scontro più equilibrato di quanto le premesse del campionato avrebbero potuto suggerire, una corazzata che aveva dominato la stagione precedente e una squadra di grandissima tradizione, ma obbligata a ricostruire, anche se non proprio dalle fondamenta. Spettatrice interessata la Roma, che però avrà i suoi problemi non indifferenti a Empoli contro una squadra finora penalizzata dalla sciagura dell'Uefa ma anche da tanta sfortuna. Ostacolo abbordabile, però non agevole, per la prima volta i giallorossi senza romani in campo, assenti Totti e De Rossi oltre a Taddei, Aquilani e anche Panucci, tenuto in caldo per Lisbona. Ci vorrà, anche stavolta, la più felice ispirazione dopo avere atteso invano, in chiave classifica, un regalino dalla Lazio, incapace però di sottrarsi alla morsa di una crisi che si va facendo pesante, dopo quattro sconfitte a seguire.