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A Parigi Bercy Nadal in finale con Nalbandian

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Senza giocare il suo miglior tennis Nadal è riuscito, facendo appello al suo orgoglio ed alle sue qualità agonistiche, a rovesciare una partita che appari va quasi compromessa. Infatti il suo avversario, Marcos Baghdatis, che si giocava le ultime possibilità di nqualificarsi per ilMasters, ha dominato l'incongtro per un set e mezzo. Recuperato uno svantaggio di 0 a 3 in avvio, Baghdatis ha messo a segno un parziale di 9 giochi a due vincendo il primo set per 6-4 e portandosi sul 3 a 1 nel secondo. Qui però Nadal si è ribellato alla sconfitta, ha recuperato, ha vinto il secondo set ed una volta allungata la partita al terzo ha imposto la sua legge. A questo punto il problema della qualificazione per il Masters era risolto a favore del francese Richard Gasquet, che la sera prima aveva battuto lo scozzese Andy Murray e che aveva bisogno,per essere al sicuro, che Baghdatis non vincesse il torneo. È possibile che questa tranquillità abbia un po' frenato gli entusiasmi di Gasquet ma sarebbe fare un torto alle qualità di Nalbandian che ha confermato che, avendo giocato male (e quindi poco) per tutta la stagione, è giunto allo spint finale più riposato di tutti. Ricordato che Nalbandian è giocatore che vanta una vittoria nel Masters (2005, vittoria in cinque set su Federer in finale), una finale a Wimbledon nel 2002 , una semifinale all'Open degli Stati Uniti (match point mancato contro Roddick) e soprattutto due vittorie su Roger Federer nelle ultime settimane, mi verrebbe voglia di considerarlo favorito nella finale di oggi (ore 16, diretta su Sky Sport 3) ma dovrà fare i conti con quel diavolo di Nadal. In ogni caso dopo molte sorprese ed altrettante polemiche, il torneo avrà una finale degna di un torneo di questo prestigio.

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