Luigi Salomone l.salomone@iltempo.it Serve la scossa per ...
Dieci partite di campionato, dieci punti, due sole lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione sono numeri imbarazzanti ma si riparte contro la Fiorentina sempre all'Olimpico dopo i due ko consecutivi con Udinese e Roma (diventano tre compresa la goleada subita dal Milan ad inizio ottobre). Davanti al proprio pubblico la creatura di Rossi cerca di invertire la rotta perché non c'è più tempo da perdere e soprattutto perché la prossima partita è in trasferta a Milano contro l'Inter e quindi, a meno di clamorosi exploit, non porterà vantaggi a una classifica già preoccupante. Non sarà facile fare punti contro la creatura di Prandelli che non perde da diciannove gare ed è lanciata a prendere quel posto che nel passato campionato apparteneva alla Lazio. Ora tutto è cambiato, la Fiorentina vola, la squadra di Rossi arranca ingabbiata da quella Champions che adesso sognano a Firenze e che per ora è stata la palla al piede dei biancocelesti. Tant'è, non c'è tempo per fermarsi a riflettere sugli errori commessi, meglio cominciare a correre. Rossi cambierà poco rispetto al derby anche perché la squadra non è andata malissimo pur con una condotta tattica troppo offensiva pagata a caro prezzo. Ballotta sarà confermato in porta mentre l'unica variazione del quartetto difensivo infilato tre volte dalla Roma dovrebbe essere l'inserimento di Scaloni al posto di De Silvestri che ieri si è allenato a parte. A centrocampo Firmani prenderà il posto di Mudingayi (problemi muscolari) mentre Mutarelli è sicuro del suo posto a fianco di Ledesma. Sarà sempre 4-3-1-2 con un'altra possibilità importante per Meghni. Davanti la coppia formata da Pandev e Rocchi non è al meglio, entrambi meriterebbero un po' di riposo ma non ci sono alternative qualificate. C'è un ipotesi Makinwa ma le ultime prestazione del nigeriano, derby compreso, lasciano poco spazio alla speranza e perdipiù nell'allenamento di ieri l'attaccante ha confermato i problemi al ginocchio. Per questa ragione Rossi deciderà oggi pomeriggio guardando negli occhi i suoi e alla fine probabilmente darà fiducia agli attaccanti più prolifici. Buone notizie da Behrami che si è rivisto a Formello dopo sei giorni per colpa di una fastidiosa tonsillite. Oggi non giocherà ma tornerà a disposizione martedì notte nell'eurosfida contro il Werder Brema. Se non altro c'è il talismano Dondarini che ha diretto dodici volte la Lazio con ben dieci vittorie biancocelesti, l'ultima è l'unica in casa di questo tormentato campionato contro il Cagliari. Previsti al massimo ventimila spettatori, venduti solo duemila biglietti in prevendita. Peccato, perché servirebbe l'aiuto dei laziali per una squadra in difficoltà che cerca il riscatto affidandosi a orgoglio e grinta.