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Paolo Dani MILANO Trezeguet contro Ibrahimovic: ...

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Da una parte, Ibra il «traditore», Ibra che ha fatto sfracelli all'Inter, diventando insostituibile, Ibra che non ha il cuore tenero per i suoi vecchi colori. Dall'altra, David Trezeguet, uno che sembrava più che altro un freddo professionista, con mentalità cosmopolita, più propensa a legami di tipo aziendalistico che non ad affetti e simboli relativi a una maglia. Invece si è rivelato tutto il contrario. Dopo aver accettato la serie B con qualche mugugno, ha sfogato pubblicamente la sua amarezza quando il club bianconero aveva respinto per l'ennesima volta, l'estate scorsa, le sue richieste contrattuali. Poi, di colpo, il lieto fine: e il Trezeguet con la pancia piena, invece di rilassarsi, comincia a tirare fuori l'orgoglio juventino, sempre più simbolo di questa squadra cui sente che è stato scippato qualcosa, qualcosa che aveva vinto anche lui. Si mette a correre come non aveva mai fatto, a segnare a ripetizione, a salvare i compagni nei momenti topici. «Aspettavo questa sfida da molti mesi, come tutti i miei compagni - afferma il bomber francese - Prevedo una grandissima partita, anche perchè è indispensabile per battere una squadra forte come l'Inter. Noi abbiamo troppo bisogno di batterla. Ibra? È un grandissimo dentro e fuori dal campo, ci vorrà una super prestazione per fermarlo». Una sfida, quella contro i nerazzurri che potrebbe essere spostata alle ore 15.00 su rischiesta dei sindacati di Polizia che hanno presentato l'istanza al Prefetto di Torino Sottile che ha rimandato la decisione al Ministero degli Interni. Oggi verrà presa la decisione finale sull'orario di inizio della partita.

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