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Sugli spalti sarà spettacolo Ma stavolta in tono minore

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E il giorno feriale incide eccome sulle presenze allo stadio. Il motto della nord stasera sarà «tanto calore, niente colore». Circa quattordicimila i biglietti acquistati dai laziali, poco meno quelli dei romanisti che vanno ad aggiungersi ai ventisettemila abbonati. Oggi in vendita gli ultimi tagliandi, curva e distinti nord esclusi, fino alle 18 nei Roma Store e alle 20.30 nelle ricevitorie Lottomatica e alla biglietteria Gran Teatro di Tor di quinto. I vip non mancano mai. I soliti politici che arrivano all'ultimo istante (D'Alema, Baccini e Marrazzo), le alte cariche del Coni (Petrucci e Pagnozzi) e il presidente dell'Antitrust Catricalà (romanista). Gli abbonati e giallorossi doc Verdone, Amendola e Vanzina più l'immancabile Venditti in tribuna Tevere. Spazio anche ai campioni del nuoto (Fioravanti più il laziale Magnini e la romanista Filippi) che presentano la mascotte dei prossimi mondiali di Roma, oltre all'iridata del ciclismo Marta Bastianelli. In tribuna autorità anche il ct Donadoni, in vista del dentro o fuori di Glasgow contro la Scozia. Nella zona dell'Olimpico ci saranno un migliaio di steward dislocati «dove è richiesta la loro presenza», dicono i responsabili, con la polizia pronta a intervenire fuori dall'impianto. Il capo della polizia Manganelli seguirà tutto direttamente dallo stadio Olimpico. Cancelli aperti alle 18. Parlavamo di tifosi. Ce ne sono una ventina di fede laziale che sono in arrivo dall'Inghilterra, ma ce n'è uno di fede giallorossa davvero straordinario. Si chiama Mario Monacelli, quasi come l'immenso regista, e da New York viene a Roma due volte all'anno, solo per il derby. Negli States ci andò nel 1951, partendo da Vallerano in cerca di fortuna. Prima il sarto e poi l'autista, sempre con la Roma nel cuore, tanto da fondare il Roma Club Paterson. «I primi derby li ho visti al Flaminio - racconta Mario, oggi 75enne - ma una volta sbarcato in America era difficile avere notizie sul calcio. Al tempo arrivava il settimanale "Oggi", lì si leggevano i risultati. Adesso c'è Rai International per seguire le partite, l'appuntamento è al club alle 8 di mattina. Siamo una ventina, una volta eravamo 200». Tre anni fa, con la Roma in tourneè in America, la stretta di mano con De Rossi. «Eravamo al Giants Stadium a New York, amichevole contro il Liverpool. Andai da De Rossi e gli dissi che se voleva fare una vacanza tranquilla negli States gli avrei dato qualche consiglio. Mi rispose che doveva chiedere alla mamma, che caro ragazzo!». E il calcio oggi in America? «Parlano solo di Beckham, non se ne puo' più. Pensate se venisse Totti...».

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