Lazio, non è finita
Centrocampomuscolare, Mutarelli fa il regista con Meghni dietro a Rocchi e Pandev. 4-3-1-2 anche per i padroni di casa. L'allenatore tedesco però, a differenza di Rossi, recupera tutti gli infortunati e manda in campo la squadra tipo: tre marcatori dietro con il terzino di spinta Fritz e centrocampo composto da capitan Frings, il talentuoso Borowski, Jensen e la stellina brasiliana Diego. Attacco pesante con Almeida e Sanogo. Ritmi elevatissimi sin dall'inizio, il Werder fa un gran possesso palla e prova a fare la partita, la Lazio si affida al contropiede. Al 12' la prima occasione, quando sulla punizione di Diego, Naldo colpisce di testa sopra la traversa. Pochi minuti più tardi Ballotta rischia la beffa quando rinviando malamente si fa sfuggire dalle mani un pallone che Almeida manda di poco a lato. Al 18' si sveglia la Lazio grazie ad una grande punizione di Kolarov, Manfredini spizza e impensierisce il portiere avversario Wiese. E' solo un assaggio della pericolosità dei calci di punizione del serbo. Dopo una serie di tiri franchi dello stesso giocatore laziale e di Diego, che sfiora l'incrocio dei pali, la partita si accende. Il Werder prova a stanare la Lazio e riparte in contropiede. I primi due non sortiscono effetti ma il terzo è decisivo: Diego lascia alle spalle i suoi marcatori e fornisce un delizioso assist a Sanogo che, dopo aver vinto il duello fisico con Zauri e Behrami, mette dentro da due passi. La formazione di Rossi prova a reagire ma i rifornimenti agli attaccanti sono sterili perchè Meghni corre a vuoto senza entrare mai nel vivo della manovra. Il primo tempo si chiude con la Lazio che prova ad infierire sempre con le punizioni di Kolarov ma più pericoloso è sempre il Brema che per poco con Diego non trova il jolly su una rovesciata spettacolare. Nella ripresa Rossi toglie lo spento Meghni dopo appena 6' a favore di Del Nero ma la mossa non sortisce l'effetto sperato perchè 3' più tardi il Werder raddoppia: Fritz vola sulla fascia e, sfruttando un disimpegno sbagliato di Kolarov, mette al centro per il tap in vincente di Almeida. La Lazio è alle corde ma prova a reagire prima con un sinistro di Pandev parato d'istinto da Wiese e poi con Mutarelli, che fa la barba al palo da posizione favorevole. Rossi all'82 inserisce Tare per Rocchi che si arrabbia ma non c'è tempo per bisticciare perchè un istante dopo i biancocelesti accorciano: solita punizione di Kolarov, Wiese respinge e Manfredini ribadisce a rete. La sveglia però suona troppo tardi e la Lazio non va oltre il gol della bandiera che sarà comunque importante in caso di calcolo sugli scontri diretti.