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Vucinic: gol importante per me e la squadra

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Così è stato in una serata magica per lui. «Io voglio giocare, non mi importa il ruolo. In tre giorni cos'è cambiato? Siamo entrati in campo con la testa giusta, invece col Napoli stavamo già pensando a questa gara» spiega Vucinic. Spalletti tira un sospiro di sollievo. La sua Roma aveva quasi dimenticato che le partite si possono vincere anche con un gol di scarto e giocando male. Ieri è successo per la prima volta in questa stagione e la classifica in Champions sorride. «Dovevamo vincerla a tutti i costi - attacca il tecnico - e ci siamo riusciti: sono tre punti fondamentali. Ora sarà altrettanto importante non sbagliare a Lisbona ma abbiamo messo un buon margine». Spalletti elogia la squadra e Vucinic. «Mirko è stato più tranquillo rispetto al solito e ha mostrato il suo valore. Paura? Poche volte, la squadra l'ho vista determinata. Bisognava cercare la vittoria senza scoprirsi e lo abbiamo fatto giocando sempre concentrati. Sapevamo che lo sono una buona squadra e che il nostro momento è delicato: faccio i complimenti alla squadra perché l'ha vinta in un altro modo rispetto a come siamo noi. Invece dell'estro ci abbiamo messo testa e concentrazione. Totti? È stato fasciato, vediamo come sta domani: sono molto in ansia per lui, era molto sofferente». Le condizioni del capitano non preoccupano lo staff medico in vista di Milano. Rosella Sensi aveva strigliato la squadra dopo il pari col Napoli. Neanche il successo di ieri sembra tranquillizzarla. «Cos'è cambiato rispetto a sabato? Nulla, solo il risultato». Poi l'ad tende la mano a Mancini, uscito tra i fischi dopo il rigore sbagliato e un'altra prestazione incolore. «Bisogna stare vicino a questo ragazzo, lui ci tiene tantissimo alla nostra causa». Un segnale in vista del rinnovo: veniamoci incontro. Il suo procuratore era presente ieri all'Olimpico, presto la verità. Cassetti è soddisfatto: «Abbiamo portato a casa una vittoria fondamentale. Temevamo noi stessi e anche sul 2-1 avevamo paura di perdere questo successo. Non abbiamo giocato benissimo ma abbiamo dato il massimo» chiude il terzino.

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