Fumata grigia per il rinnovo di Ferrari
Spalletti ha dato mandato ai dirigenti di blindare Ferrari, ma non sarà affatto semplice. I centrali affidabili sono merce rara e uno come lui fa gola a parecchi, soprattutto a parametro zero. La Roma vorrebbe ovviamente evitare di perderlo gratis e sta cercando un'intesa per il rinnovo. La distanza sulle cifre, però, è ancora marcata. Dopo aver proposto al giocatore un prolungamento di quattro anni con riduzione dell'attuale ingaggio (1,68 milioni di euro netti) la società è pronta ad alzare la posta confermando le condizioni del contratto in essere. Ma Corci ha fatto capire a Pradè che potrebbe non bastare. Il Milan aspetta l'evolversi della trattativa ed è pronto a mettere sotto contratto il giocatore a fine stagione: non avrebbe problemi a superare i due milioni di euro netti all'anno. Cifre che la Roma non intende investire su Ferrari. Dopo il vertice interlocutorio di ieri Pradè relazionerà la proprietà sullo stato della trattativa: le parti si sono aggiornate a dopo la gara con lo Sporting Lisbona. Ma l'ipotesi di mettere il giocatore sul mercato a gennaio resta aperta: a Trigoria sono arrivate offerte di Juventus e Manchester City. Ferrari, dal canto suo, preferirebbe concludere la stagione in giallorosso. Poi potrebbe dare l'addio non solo per motivi economici: la piazza non lo ha mai «sopportato» e lui è stanco di prendere fischi al primo errore. Venerdì sbarcherà in Italia il procuratore di Mancini: quello del brasiliano è un altro rinnovo complicato. Intanto, Spalletti prepara la gara di sabato col Napoli senza sette nazionali. In compenso da ieri ha di nuovo a disposizione Panucci e, soprattutto, ha recuperato appieno Perrotta che si è allenato coi compagni. Taddei lavora ancora a parte e difficilmente ce la farà per sabato: il polpaccio gli dà ancora problemi. Come la schiena di Andreolli. Per Giuly solo mal di gola: col Napoli toccherà a lui. Ale. Aus.