Rieti stende Biella e adesso sogna
E proprio l'ex Notre Dame a piazzare la prima tripla di casa Solsonica (9-5 al 5'). Biella prova a rispondere con il talento dal perimetro di Bell ma anche con una buona circolazione di palla che consente alla squadra di Bechi di restare a galla e non subire troppo la capacità di Rieti di esaltarsi tra le mura amiche. Fino al 6'. Poi va in orbita Mo Finley, che prima brucia la retina in mezzo al traffico, poi trova un canestro frontale dall'arco e, infine, pesca Carter in angolo per la seconda tripla di serata dell'ala americana (17-7 al 7'). Bechi prova a mescolare le carte, ma non ci riesce perché Rieti ha in dote l'inerzia della gara e si poggia sulle spalle forti di Pape Sow e Hurd. Si va al primo riposo con la Solsonica avanti di 16 (25-9). E fino a metà seconda frazione la musica non cambia. Poi Biella trova un minimo di continuità offensiva e, complici anche un paio di distrazioni di Rieti, piazza un break di 5-0 che prima smorza la foga della Solsonica e poi apre la scia al primo minibreak Angelico. Si va al riposo lungo con Rieti che mantiene 10 lunghezze ma che ha qualche certezza in meno. Nel terzo periodo la Solsonica tesse uno strappo terrificante tra il 22' e il 25', sfoggiando concretezza e cinismo. È l'allungo decisivo, perché Biella, al tappeto, non si rialza più fino alla sirena. Finisce 91-67.