Raikkonen adesso ci crede

Il mondiale costruttori è legittimo, ma è stato vinto tra le carte bollate della spy story. La soddisfazione di superare gli avversari sul campo è maggiore, lascia qualcosa in più, e cosi fin da stamattina gli uomini di Jean Todt stanno già lavorando affinchè ogni cosa sia perfetta. Il minimo errore sarebbe fatale. «È stata probabilmente una delle gare più difficili della stagione - commenta Luca Baldisserri, il responsabile delle operazioni in pista - caratterizzata da condizioni climatiche molto instabili, con la pioggia che andava e veniva. Dopo il primo pit-stop Kimi ha progressivamente riguadagnato terreno su Hamilton e avrebbe potuto passarlo prima se non ci fossero state le bandiere gialle. Poi, con la pista che andava asciugandosi, Kimi ha aumentato il ritmo e ha controllato il possibile ritorno di Alonso. Ora - aggiunge - possiamo dire che è stata una grande gara, condotta da due piloti eccezionali che sono stati capaci di adattarsi al meglio al mutare delle condizioni della pista. A San Paolo sarà dura ma noi ci proveremo, fino all'ultima curva». Raikkonen sorride, ma non troppo. Lo sguardo di ghiaccio non cambia anche quando le cose vanno bene. Adesso è infatti tutto diverso. Alle porte dell'estate c'era chi mugugnava su di lui, poi però sono arrivate le vittorie in Francia e Gran Bretagna che hanno riportato il feeling giusto con la squadra («Ormai con lui si lavora come con Schumi» sottolinea Baldisserri). Poi sono arrivati quindi i due secondi posti in Ungheria e Turchia, il terzo a Monza, ma un'altra vittoria in Belgio. Quella del Giappone è stata una gara da dimenticare, nonostante il terzo posto, ma l'appuntamento cinese ha riportato quell'entusiasmo che sembrava essersi spento nel vulcano dormiente del Fuji. A Interlagos sarà comunque dura perchè Hamilton e la squadra non faranno gli errori di Shanghai, ma il pilota finlandese è conscio di avere tutte le carte in regola per sperare a qualcosa di più di una semplice vittoria in gara. «Sono molto felice - dice il finlandese - è stato un bellissimo risultato per me e per tutta la squadra, che ha fatto un grandissimo lavoro. Ora farò di tutto per vincere in Brasile, anche se il successo finale non dipende soltanto da quello che faremo noi. Sarà una bella battaglia, molto incerta ed interessante».