L'attaccante: voglio esserci, ho il 50% di possibilità di giocare
Da maggio scorso quando è diventato ufficiale l'ingresso della Lazio in Champions ha un solo obiettivo: confrontarsi contro i «galacticos» del Real Madrid per misurare la sua forza. Ha portato la creatura di Rossi nel tabellone principale con due gol fondamentali nell'inferno di Bucarest. Un rigore realizzato con la freddezza del campione dopo l'errore dell'andata e un tocco felpato sul portiere in uscita che ha legittimato l'impresa biancoceleste. E ora? Nessuno dei compagni crede che Tommaso possa alzare bandiera bianca nonostante il colpo ricevuto sia da non sottovalutare. La caviglia è ancora gonfia ma ha reagito bene alla notte e la risonanza magnetica di controllo effettuata presso la cilinica Paideia, lo ha confortato. L'esame ha evidenziato un trauma distorsivo con lesione dei legamenti e della capsula articolare del compartimento esterno della caviglia sinistra, con conseguente versamento. Ieri e oggi solo fisioterapia, domani mattina si farà il punto ma l'attaccante migliore della Lazio farà di tutto per rispondere alla convocazione di Rossi. All'uscita della clinica ha mostrato le sue intenzioni di giocare se necessario anche con un'infiltrazione perché non potrebbe mai rinunciare a una partita così affascinante: «Sto bene, mi sento meglio, la distorsione c'è, ma faremo di tutto per essere in campo. Valuteremo con lo staff medico ora dopo ora, comunque la caviglia ha reagito bene, ci sono buone probabilità. Se devo dare una percentuale, non mi sbilancio e dico 50% come faccio per tutte le situazioni». Ha lasciato la Paideia con volto disteso e ma con le stampelle in via precauzionale. Si è sofferamato anche su una sfida che richiamerà all'Olimpico oltre 55 mila laziali: «Contro il Real c'è in palio il prestigio - ha detto Rocchi - è una gara unica. Giochiamo contro una delle squadre più forti del mondo. Un gol sarebbe una bella soddisfazione, sarebbe molto bello vincere. Sulla carta loro sono superiori, è inutile nasconderlo, ma in campo ci sono gli stimoli e la determinazione che possono cambiare i valori». Anche l'anno scorso il campo di Reggio non aveva portato bene al bomber laziale, ieri è stata una brutta partita per tutta la squadra: «Nella passata stagione mi sono rotto il naso in Calabria, ma è solo una coincidenza. Il campionato è il nostro pane quotidiano, ma in questo momento pensiamo alla Champions. Dovremo essere bravi e fare bene in tutte le competizioni». lsalomone@iltempo.it