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Il nuotatore torinese regala all'Italia un altro bronzo ai Mondiali

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Loris ha cancellato così la delusione per la squalifica agli Europei

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Ai Campionati del Mondo di nuoto di scena a Melbourne, il medagliere azzurro si arricchisce di giorno in giorno, dal bronzo della Pellegrini, passando per l'oro storico di Magnini, fino a ieri, dove l'impresa del ranista Loris Facci nei 200 è valsa un terzo posto pieno di rivincite e soddisfazioni. Loris, torinese di nascita, è un ragazzo giovane e pieno di talento e chi segue questo sport se lo ricorderà agli Europei di Budapest, anche in quel caso in finale nei 200 rana. Toccò prima di tutti, esultò per l'oro europeo e poi fu squalificato perché nella terza virata non prese la piastra con entrambe le mani. Decine di moviole non riuscirono a fugare i dubbi sulla quella decisione, niente cancellerà mai quella beffa. O forse sì, una medaglia mondiale. «Sarò cattivo», aveva dichiarato Loris prima della finale e quella cattiveria, che deve portarsi dietro da quel giorno terribile, ieri lo ha spinto sul gradino di un podio mondiale, con un bronzo appeso al collo. Gli italiani in finale, però, erano due. Paolo Bossini in corsia 3 e Facci in corsia 6 erano divisi dalla coppia più accreditata per la vittoria: il fenomeno Kitajima e l'australiano Rickard. La partenza è bruciante, con i favoriti a svolgere il loro compito davanti a tutti e mentre Loris non li molla, Paolo cerca la frequenza giusta. Il passaggio ai 100 metri non cambia le carte in tavola e il tabellone recita Kitajima, Rickard, Facci, col torinese che sembra snaturare le sue doti di attendista con una condotta di gara subito veloce e battagliera. Nel terzo 50 la fatica si fa sentire e gli azzurri sembrano fuori dalla zona medaglie ma Facci si tiene qualcosa per il finale, che sarà arrembante. Loris rientra in gioco a 15 metri dalla fine, la sua rana è ancora fluida mentre gli altri si contraggono, compreso l'australiano, con Kitajima già fuori portata. Alla fine l'azzurro tocca terzo in 2'11"03 a soli quattro centesimi da Rickard ma troppo lontano dal 2'09"80 del giapponese, quarto Bossini. «È un bronzo meritato, che mi lascia soddisfatto e senza parole - dice Loris dopo la finale - Ho passato un inverno a lavorare sodo, cercando di prendere il meglio dalla disavventura agli Europei. Questa medaglia mi ripaga degli sforzi fatti». Ed è una medaglia storica, perché la prima in un Campionato del Mondo nei 200 rana. Prima di Facci erano saliti sul podio mondiale Gianni Minervini nei 100 con l'argento a Madrid 1986 e il bronzo a Perth 1991, e il due volte campione olimpico Domenico Fioravanti, a Fukuoka 2001, con l'argento nei 100 e il bronzo nei 50. L'altra finale che ci vedeva correre per il podio era la 4x200 sl, una staffetta che offriva più di un motivo di interesse. Uno tra tutti lo scontro Magnini-Phelps in prima frazione, con risultato senza storia in favore del ragazzo di Baltimora che lanciava i compagni verso l'ennesimo oro, con l'ennesimo record del Mondo in 7'03''24. Filippo Magnini, Andrea Busato, Nicola Cassio e Massimiliano Rosolino si piazzano quinti in 7'12"31 con argento all'Australia e bronzo al Canada.

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