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Il ct attacca i critici: «Qualcuno non ha memoria storica»

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d.r.)ha dimostrato che può giocare con più moduli e questo è solo un pregio. Qualcuno non ha memoria storica: già contro Ucraina e Georgia avevamo giocato un bel calcio e vinto. Dispiace che alla vigilia di questa sfida con la Scozia se ne fossero dimenticati». Dunque, il 2-0 sulla Scozia che rimette in sesto la classifica azzurra nel gruppo B non vale, comunque, una risposta alle pesanti critiche della vigilia: «Sarebbe puerile dire che abbiamo vinto alla faccia di qualcuno - è il commento di Donadoni -. Preferisco dire che è una vittoria con dedica a questo gruppo meraviglioso. Sarò presuntuoso, ma non mi aspettavo nulla di diverso, io credevo in questa Italia». Ora la classifica dice che gli azzurri sono quarti, a due punti dal terzetto di testa, Francia-Ucraina-Scozia, ma con gli avversari di questa sera che hanno un partita in più e le altre due capoliste che si dovranno affrontare il prossimo 2 giugno, mentre l'Italia di Donadoni sarà impegnata con la Lituania. «Ma io non faccio calcoli, non sono mai stato mai bravo in matematica. La Francia - ammette il ct - è la squadra più forte. Non possiamo però permetterci di sottovalutare nessuno. Però anche gli altri dovranno sudarsela con noi». Dalla serata di Bari, Donadoni ha tratto due certezze: la capacità della sua nazionale di creare gioco e la nascita di un nuova unità nel gruppo per metà mondiale e per metà di nuovi innesti. «Toni è stato un realizzatore infallibile - sottolinea Donadoni - ma il merito è di chi lo ha messo nella condizione di segnare». Ed eccolo Toni: «Ho fatto due gol, ma dietro di me c'è una squadra forte che gioca molto anche a mio favore: una partita stupenda». «Soprattutto nel secondo gol il merito va a Camoranesi che mi ha messo la palla molto bene. Siamo sempre stati l'Italia campione del mondo - ha spiegato Toni - e nonostante le difficoltà delle prime due partite, con la Scozia abbiamo dimostrato che l'Italia è forte e può dare ancora tanto. Tanto anche il calore: è stato bello venire qui a Bari».

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