Imprese a confronto
Per arrivare a Novella adesso deve vincere
Di quel giorno fantastico conservo personalmente un ricordo molto caro e molto vivo, ad onta dei trentatré anni passati. Infatti, accanto a Novella c'ero anch'io, modestissimo cronista: lei, col suo primato, entrò trionfalmente nell'Olimpo natatorio; io, più modestamente, col mio pezzullo, in un "sussidiario" di letture per la quinta classe elementare. Questo dico e ricordo per garantirmi ora il diritto a parlare dei due record. Tra i quali corrono alcune sostanziali differenze. Come diverse erano (e sono) Novella e Federica. La Calligaris, mi pare ancora di vederla là, sui blocchi della finale belgradese, scricciolo tutto nervi e grinta, tra le gigantesse anabolizzate (si scoprirà in seguito) della Germania Est. La Pellegrini, guardatela bene, è tutt'altra atleta: un toro - veneta anche lei, manco a dirlo - con muscoli che non hanno niente da invidiare a quelli della Hoff e delle altre che le contenderanno oggi la medaglia d'oro. La mestrina, infatti, nasce bastonatrice dell'acqua e a furia di bastonare ha fatto una gran carriera, finché il genio di Alberto Castagnetti (già maestro del recordman Lamberti, sempre sui 200 sl) non l'ha indotta a più miti e redditizi consigli. Diciamo subito che, paradossalmente, Novella ai suoi tempi corse rischi minori di quelli che Federica va oggi ad affrontare. Dal momento che il record ottenuto in semifinale diventa sempre un handicap nella successiva finale. Soffermiamoci sugli esiti possibili:1) Federica vince il titolo e migliora il record e va, come diciamo noi, a Napoli in carrozza; 2) vince, ma non migliora il tempo, e noi ci stiamo ancora alla grande; 3) non vince, ma conserva il primato mondiale come sua e nostra consolazione; 4) perde titolo e record, come dire: la beffa più atroce. Vedete, amici miei, i rischi ci sono e grossi assai, anche perché, l'acqua della finale sarà oggi quella di una tonnara. Insomma, Federica cara, facciamola breve, è venuto il momento di dimostrare che, metaforicamente parlando, anche tu, al pari di Novella, hai sotto due palle grosse così.