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Ferrari operato, allarme difesa

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La settimana di Roma-Milan, che precederà di quattro giorni l'andata col Manchester, è iniziata nel peggiore dei modi. Matteo Ferrari si è sottoposto a un intervento di drenaggio all'anca in anestesia totale, effettuato dal professor Mariani a Villa Stuart Sport Clinic. Il difensore è rimasto per due ore in sala operatoria e ha poi trascorso la notte nella clinica di Monte Mario. Stasera o, al più tardi, domani toglierà le due sacche per il drenaggio: salterà il Milan, mentre ci sono ottime possibilità che recuperi per il Manchester. I medici escludono la presenza di lesioni muscolari e lo stesso giocatore conta di tornare a disposizione di Spalletti in un paio di giorni. L'infortunio di Ferrari, in realtà, è piuttosto «vecchio». Nono minuto di Fiorentina-Roma: il centrale giallorosso entra in contrasto con Toni e ha la peggio. Dopo le cure dello staff medico rientra in campo e gioca fino al fischio finale. Non solo, per tutta la scorsa settimana si allena coi compagni, pur avvertendo costantemente dolore. Ieri mattina lo stop. Troppo il fastidio per prepararsi serenamente ai prossimi impegni fondamentali dei giallorossi. Gli esami effettuati a Trigoria hanno evidenziato un ematoma piuttosto ampio all'altezza dell'anca. Il drenaggio di liquidi è diventato quindi la soluzione più rapida per risolvere il problema. Ora Spalletti ha un'alternativa in meno per dosare le forze nei due impegni ravvicinati. Con Ferrari disponibile, Chivu avrebbe riposato contro il Milan per scendere in campo al meglio nella partita col Manchester. Il romeno si sta allenando senza problemi da diversi giorni, indossando una mascherina in fibra di carbonio protettiva per il naso. Sulla carta Chivu sarebbe pronto a giocare le due gare ravvicinate. Nel caso in cui il tecnico decida comunque di risparmiarlo, spazio a Cassetti sulla destra, con Panucci spostato al centro al fianco di Mexes. La stessa soluzione potrebbe essere adottata con i «Red Devils», con l'avanzamento di Chivu a centrocampo. Sono infatti in ribasso le quotazioni di Aquilani, che nei programmi dell'allenatore dovrebbe sostituire lo squalificato Pizarro. «Voglio esserci, ma non faccio previsioni: troppe volte sono già state smentite - ha ribadito ieri Aquilani - e non mi sento di dire che sono pronto». Il mediano continua ad allenarsi a parte, senza forzare i carichi. Il preparatore addetto agli infortunati, Luca Franceschi, si augura di poterlo riconsegnare a Spalletti entro la settimana. Ma col Milan andrà al massimo in panchina. E quattro giorni dopo il tecnico toscano lo rischierà dall'inizio nella partita più importante della stagione? Difficile. Aquilani non gioca da Roma-Catania del 19 novembre. Prima una lesione al collaterale, poi un infortunio al retto femorale lo hanno bloccato. Vederlo in campo con gli inglesi sarebbe in ogni caso una forzatura. Ma non da escludere a priori: è già successo, ad esempio, a Lione dove Spalletti decise di far giocare sia Chivu che Mexes nonostante fossero entrambi in condizioni precarie. Oltre all'ipotesi del romeno a centrocampo, l'allenatore sta valutando l'arretramento di Perrotta. In quel caso spazio a Wilhelmsson dall'inizio: lo svedese si piazzerebbe a destra e Taddei sarebbe il trequartista centrale. Una Roma più solida, ma meno imprevedibile. Al momento questo passa il convento. La squadra ha ripreso gli allenamenti ieri mattina: rientrati alla base Curci e Vucinic, mancavano gli altri nazionali che torneranno giovedì. Capitolo mercato: il dg della Sampdoria Marotta ha confermato l'interesse dei giallorossi per Palombo. «Pradè mi ha chiesto informazioni su di lui e Quagliarella» l'ammissione del dirigente toscano a Teleradiostereo. Così come il Siena non nasconde contatti con la Roma per Molinaro: «Il giocatore piace molto ai giallorossi, ma la precedenza - spiega il ds dei toscani Perinetti - va data alla Juve che detiene l'altra metà del cartellino». In attesa di arricchire la rosa, la società si gode i campioni che sono già a Trigoria. Dopo la co

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