Capitan Cannavaro

«Mi piacerebbe ripetere quanto fece la Francia che tra il 98' e il 2000 centrò l'accoppiata Europei-Mondiali — rivela il capitano azzurro — ma l'impresa non è facile, noi veterani stiamo pagando la vittoria di Germania, chi più chi meno ha avuto problemi. Io mi alleno ogni giorno con lo stesso impegno eppure in partita commetto errori inimmaginabili. L'anno scorso ho disputato 70 gare, è stata una stagione bellissima ma intensa, forse più che fisica è una questione di testa». In ogni caso questa Italia ha bisogno di svoltare battendo intanto la Scozia e rimettendosi in corsa per gli Europei: «Troveremo un avversario forte fisicamente ma è una sfida che non possiamo fallire, non ci sono pressioni ma neppure alternative. Ho letto che siamo la seconda Nazionale più vecchia ad aver vinto un Mondiale ma quel successo non va toccato, anche se abbiamo ormai una certa età entusiasmo, voglia e cattiveria ci sono sempre e noi campioni del mondo dobbiamo dare l'esempio: questa Italia ha la forza di rialzarsi». Cannavaro, invece, non è sorpreso nel veder messo sulla graticola Donadoni: «Prima del Mondiale pure Lippi ci finì seppur per altri motivi. Non vedo ribaltoni, mi pare sereno, sta bene dove sta e non è vero che non ha personalità: qui parliamo molto ma è sempre lui che decide. Il fatto è che per allenare questa Nazionale ci vorrebbe un santo». Gli chiedono: chi sta meglio fra Capello e Donadoni? «Bella lotta, ma almeno il ct non è diventato un cartone animato».