Rugby Super10
I padroni di casa hanno vendicato l'esito del match di andata al Flaminio quando i neopromossi romani avevano sorprendentemente superato una delle maggiori pretendenti al titolo italiano in quella che finora è, con ogni probabilità, la migliore prestazione della Capitolina nella massima serie. Sul pronostico, proibitivo per i romani, pesava il rientro tra le file dei gialloneri allenati dal neozelandese Jim Love degli azzurri Robertson e Sole, reduci dal Sei Nazioni. Proprio Robertson, Man of the Match al termine dell'incontro, è risultato determinante grazie alla sua ìHat trick", come chiamano la tripletta gli anglosassoni. La freccia azzurra di Berbizier ha messo al servizio della causa del Viadana la sua velocità facendo vedere le streghe al suo dirimpettaio, il giovane Molaioli. Già al 22' i padroni di casa si trovavano in vantaggio per 20-0, grazie al terribile break frutto delle prime due mete di Robertson e del piede mortifero di Pilat, autore delle due trasformazioni e di altrettanti calci di punizione. A questo punto gli uomini di Mascioletti si riscuotevano e mostravano qualche segnale di reazione, ma solo al 25' i romani riuscivano a ìsporcare"il tabellino. Era il solito Nanni Raineri a violare la linea di meta avversaria e a realizzare la successiva trasformazione per il 20-7 dell'intervallo. Dopo l'halftime la Capitolina cercava di riaprire l'incontro, ma i suoi tentativi cozzavano contro l'esperienza e la superiorità dei padroni di casa che marcavano ancora la terza meta, trasformata da Pilat, dello scatenato Robertson, bravo a perfezionare la sua splendida tripletta personale al 14' del secondo tempo. La reazione dei bluamaranto a quel punto si sgonfiava ed il risultato rimaneva sul 27-7. Ora la Capitolina si avvia verso i decisivi match contro L'Aquila, Rovigo e Catania, le squadre che la inseguono in classifica per concretizzare l'obiettivo minimo della salvezza.