I tifosi vogliono l'aggancio alla Roma, squadra e tecnico pensano a difendere il terzo posto
Il sogno continua
«Non succede, ma se succede....», è la frase più gettonata dei laziali. Nella maggioranza prevale la scaramanzia anche se la Roma è ormai nel mirino. La Lazio ci crede senza dirlo, spera di completare il miracolo con la rincorsa alla porta principale della Champions League. Un sogno? Forse, ma nel caso la Roma crollasse, magari distratta dalle imprese in Europa, allora la banda di Rossi vuole essere pronta a sfruttare un passaggio a vuoto dei cugini aspettando poi il derby del 29 aprile che stabilirà le gerarchie in modo definitivo. Tutti a fare tabelle e calcoli anche se il tecnico e i giocatori sono più che altro impegnati a difendere la terza posizione che vale i preliminari della Champions. In ogni caso sono nove i punti di distacco da Totti che, con sole dieci gare da disputare, sono un'enormità. Sempre nove sono però i punti recuperati alla squadra di Spalletti nelle ultime sei gare. Il calendario potrebbe essere leggermente favorevole alla Lazio ma è anche difficile stabilire adesso se un avversario è motivato oppure ormai con la pancia piena per aver raggiunto il proprio obiettivo e quindi più arrendevole. Un esempio: Inter-Lazio che si giocherà a maggio potrebbe essere meno difficile dello stesso impegno della Roma a San Siro che dovrebbe cadere con lo scudetto non ancora assegnato. Un altro elemento confortante: se i giallorossi vanno avanti in Champions, giocheranno il derby tra le due semifinali. Un sforzo fisico e mentale che potrebbe avere ripercussioni sulla squadra per la stracittadina del 29 aprile già infarcita di significati dopo la netta vittoria laziale dell'andata. Fin qui l'eventuale, più teorica che pratica, rincorsa al secondo posto. Oltretutto c'è una maledetta sosta che incombe e nelle ultime tre occasioni la Lazio ha sempre perso il filo del discorso con l'interruzione del campionato. Ad ottobre veniva da tre vittorie di seguito e riprese la corsa con tre pareggi e una sconfitta prima della svolta di Empoli. Dopo Natale stessa sorte col Siena in una delle peggiori esibizioni di Rocchi e compagni. Tris a febbraio dopo il blocco per i tragici fatti di Catania e anche in quel caso scialbo pareggio a Bergamo con l'Atalanta. Insomma Rossi fa gli scongiuri affinché i tanti nazionali sparsi per il mondo ritornino a casa senza problemi fisici. Si lavorerà molto sull'aspetto psicologico per non far perdere la concentrazione alla squadra e ritrovare già nella difficile trasferta di Udine del primo aprile la grinta mostrata in questo magico avvio di 2007. I numeri sono da capogiro, è una Lazio da sogno che ha eguagliato il record di Maestelli con undici partite di imbattibilità. Sei vittorie consecutive in campionato hanno portato i biancocelesti sul podio con la possibilità di aumentare il distacco dal Palermo nel recupero casalingo contro il Chievo quando la classifica sarà finalmente uguale per tutti. La difesa continua a reggere il confronto con qualsiasi avversario ed è stata battuta l'altra sera solo da un tecnicismo arbitrale di Giannoccaro che ha regalato la rete della bandiera all'Empoli. Infine la coppia Rocchi-Pandev, 23 gol in due. A ribadire il momento magico della Lazio ci ha pensato Stefano Mauri dai microfoni di Radio Radio: «Siamo partiti in B, poi ci hanno dato la penalizzazione, ci hanno tolto alcuni punti di handicap, adesso siamo in zona Champions e questo è già un grandissimo traguardo e noi dobbiamo tenercelo stretto. Bisogna guardare noi stessi domenica dopo domenica e alla fine faremo i conti. La rincorsa alla Roma? Ci sono ancora tanti punti per poter guardare loro». Ma sotto sotto la Lazio ci spera.... [email protected]