Rinnovi spinosi
..da blindare. È l'obiettivo primario della Roma, ma i mesi passano e di firme non c'è ancora traccia. La priorità dei dirigenti è risolvere le situazioni più spinose: Mexes e Chivu, entrambi col contratto in scadenza nel 2008. Come Ferrari. Spalletti ha chiesto la conferma di tutti e tre, pur sapendo che il tetto salariale fissato a due milioni e mezzo (Totti a parte) rappresenta un ostacolo non da poco. Il caso del francese è quello che procura più ansia dalle parti di Trigoria. I contatti col procuratore, che ha scontato la squalifica della Fifa, sono stati riallacciati in occasione della doppia sfida col Lione. Mexes vorrebbe guadagnare tre milioni e mezzo netti a stagione, ovvero il doppio dell'ingaggio attuale. Basterebbe arrivare a 3.2 milioni più i premi per stringersi la mano. Ma la Roma teme di stravolgere gli equilibri dello spogliatoio e prende tempo. De Rossi, ad esempio, guadagna circa un milione e ottocentomila euro e arriverà a due solo nell'ultima stagione del contratto, 2008-09. Mexes ha diverse alternative, Real su tutte, e potrebbe inoltre sfruttare la clausola di rescissione come scappatoia. I rapporti più distesi tra la Roma e il manager di Chivu potrebbero favorire la sua permanenza nella Capitale. Imminente l'incontro tra le parti che dovrebbe portare all'accordo fino al 2011. Capitolo Ferrari. Il suo procuratore è ancora in attesa di una chiamata della società. L'ex centrale del Parma è pronto a prolungare il contratto per altri due anni alle stesse cifre di quello attuale: 1.550 milioni netti a stagione. L'intenzione dei dirigenti, invece, è quella di spalmare il suo ingaggio. Nel frattempo Ferrari si sta guardando attorno e gli estimatori non mancano. In Italia piace al Milan, all'estero ha diverse richieste dall'Inghilterra. a.austini@iltempo.it