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I bianconeri soffrono ma battono il Treviso e allungano in classifica

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Decisivo l'assist di Del Piero per l'attaccante. Palo di Nedved

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Però alla fine è arrivata la vittoria pronosticata contro il Treviso (1-0, rete di Palladino) e il vantaggio sulla terza in classifica è anche aumentato: dai 5 punti che erano rispetto alla coppia formata da Bologna e Piacenza, ai 6 attuali sul Genoa. In difesa, Deschamps ha proposto per la prima volta l'accoppiata centrale formata da Zebina e Boumsong riportando Chiellini a sinistra: nessun brivido particolare, anche perché Beghetto & C. non sono parsi fulmini di guerra. Se però Deschamps si aspettava un aiuto maggiore nella costruzione della manovra, meglio far finta che non sia successo nulla. Ugualmente, assente l'acciaccato Zanetti, in mezzo al campo Paro e Giannichedda hanno fatto fatica a mettere insieme tre passaggi di fila. Se poi aggiungiamo un Marchionni versione dopolavoristica e una temperatura tagliagambe, ecco spiegato come la cosa più divertente del primo tempo siano stati gli striscioni esposti dai tifosi: «Camoranesi e Zebina non vi vogliamo» per esempio, oppure «Più rispetto per tifosi e abbonati: società vergogna» e «Prossimo turno giovedì mattina». Il bilancio del primo tempo era misero che più misero non si può: un palo esterno di Nedved su punizione e un tiro dal limite di Paro. Stop. Poi, l'ingresso di Bojinov aveva almeno il merito di far capire alla truppa che bisognava darsi una sveglia. Un paio di mischie, prima della furbata di Del Piero: punizione battuta senza aspettare il fischio dell'arbitro e trevigiani addormentati al contrario di Palladino, sveglio a buttarla dentro per il suo quinto gol dell'anno. Fantasmi scacciati.

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