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Dopo la sbornia-Champions la Roma posticipa per consolidare il secondo posto in classifica

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Capitolo tutt'altro che concluso con undici turni ancora da giocare. I nove punti di vantaggio sul Palermo non lasciano ancora tranquillo il tecnico giallorosso che chiede concentrazione ai suoi in vista del posticipo di questa sera all'Olimpico proprio contro l'Udinese: ex che Spalletti conosce molto bene. Questione di testa dunque, il toscano avverte i suoi ben sapendo che un calo psicologico, dopo un successo come quello di Lione, è fisiologico. «Temo questa partita perché un rilassamento ci può anche stare, è naturale. Se con il Lione ci siamo fatti ammirare perché siamo stati capaci di non farli giocare, di saltargli sempre addosso, di anticiparli, di accorciare su tutti i palloni, con l'Ascoli eravamo stati lenti, compassati, mai in anticipo con la testa: insomma è questione di stimoli, non di presunzione». Dall'altra parte del campo l'Udinese di Malesani, una squadra che verrà a Roma con un solo imperativo: vincere. Il rischio è proprio questo, che la partita interessi solo ai bianconeri. «Attenzione all'Udinese di Malesani — avverte Spalletti — allenatore che stimo moltissimo, perché è bravo, e tutti i campioni che ha avuto ne parlano benissimo. Io a Udine sono stato bene, con Pozzo poi ho imparato tante cose, magari ogni tanto con lui non ce la faccio a non reagire per certe cose sbagliate. Ma è un grande capo, che sa gestire con autorità ed efficienza le sue cose. Molte cose le ho copiate proprio da Pozzo...». Ma Spalletti ora si gode la realtà romana e ha ancora negli occhi i tifosi che hanno aspettato la Roma all'aeroporto al rientro da Lione. «Quei cinquecento che ci hanno aspettato all'aeroporto di notte, fanno la differenza. Questo pubblico è eccezionale, ti avvolge, ti ridà con gli interessi tutto quello che gli trasmetti». In Francia la Roma ha stupito tutti per il gioco e l'assenza di reazioni ai colpi proibiti di Fred & Co. «Ho sentito dire che Totti e De Rossi non hanno protestato per presunte ingiustizie e dovevano farlo. Mettiamoci d'accordo. Prima sbagliavano a farlo e ora sbagliano a non farlo? Gli errori arbitrali - spiega Spalletti - possono esserci, ma se la squadra vuole giocare riesce a vincere comunque. Ma non lamentarsi non significa che gli errori non ci sono: ora troverò un modo per far protestare i miei giocatori correttamente. Pizarro non sapeva della diffida? Problemi suoi, si accorgerà dell'errore quando vedrà la partita col Manchester dalla tribuna». Pochi dubbi sulla formazione che stasera ascenderà in campo. Turn-over sì, ma molto equilibrato e soprattutto pochissimo «davanti» dove giocherà praticamente la Roma titolare. «Tavano? Da prendere in considerazione, ma non è che Mancini ultimamente abbia giocato tanto». In soldoni vuol dire che l'ex attaccante di Empoli e Valencia partirà ancora una volta dalla panchina. Turn-over in difesa con Panucci a riposo: al suo posto Cassetti e con Ferrari al posto dell'infortunato Chivu. Per il resto sarà la solita Roma con Wilhelmsson in cerca di una maglia sulla fascia al posto di Taddei. Ma anche qui si tratterà di cambi in corsa, perché sarà ancora il brasiliano a partire titolare. Ad assistere alla partita di questa sera in tribuna, ospiti della Roma, ci sarà la nazionale italiana di rugby. Gli uomini di Berbizier, dopo il successo di ieri col Galles gli azzurri, ancora in ritiro alla Borghesiana dove stanno preparando l'ultima sfida del Sei Nazioni, sabato sempre al Flaminio contro l'Irlanda, si distrarranno seguendo la gara dei giallorossi. La Federugby era intenzionata a chiedere l'Olimpico per il big-match con gli irlandesi, ma il manto erboso non sarebbe stato poi in condizione per l'impegno casalingo della Lazio con l'Empoli in programma domenica sera. [email protected]

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