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Il decano dei portieri: «Non so perché la Nord mi fischia, i tifosi ci dovrebbero incitare»

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Ballotta: «Mi diverto ancora, potrei continuare a giocare»

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43 anni ad aprile, Ballotta parla del presente e del futuro, analizzando il suo momento personale e la favolosa cavalcata della squadra. Ballotta che partita sarà contro la Reggina? «Difficilissima. Stanno giocando un grande campionato. Servirà una prova di maturità e sono convinto che i titolari verranno rimpiazzati ottimamente». Qual è il segreto di questa Lazio? «Il giusto mix tra giocatori esperti e giovani di qualità». Fin quando ha intenzione di giocare? «So che l'età pensionabile è 52 anni, vediamo. Ciò che mi sprona è la passione, non i record. Nella Lazio ci sono tanti portieri, sarà una decisione globale». Peruzzi smetterà? «Speriamo di no, lui è giovane ed è ancora uno dei più forti al mondo, direi determinante». E Berni? «Spesso mi chiede consigli. Davanti a se ha un futuro roseo, è giovane e ha voglia di arrivare, si vede negli allenamenti» Cosa pensa della lite Campagnolo-Totti? «Parare un rigore per un portiere è il massimo, non sarebbe dovuto andare oltre. Però visto che l'altro sfotte spesso, questa volta gli è capitato il contrario». Con lei in porta, 8 gare e 7 vittorie quest'anno. Molti la definiscono un talismano? «Anche ai tempi di Eriksson dicevano che portassi fortuna ma se le cose vanno bene è merito della squadra intera». La Nord continua a fischiarla. «C'ho fatto il callo, fortunatamente non la pensano tutti così. La logica del tifoso dovrebbe essere quella di incitare i propri giocatori, non di andargli contro. Secondo me non sono veri tifosi e se qualcuno mi spiegasse perchè mi fischiano ne sarei lieto».

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