LOSAIL — Il «Qatar Tribune» non esita a definire Valentino Rossi il «Signore di Losail», pronto a vincere ...
E lui, re folletto del motomondo, s'inchina ben volentieri agli emiri di questo fazzoletto di sabbia che si tuffa nel Golfo Persico. Cogliendo subito, oltre le sue stesse aspettative, il miglior tempo nella giornata di prove libere della classe MotoGp. Secondo nel primo assaggio tra le dune di Losail, alle spalle del compagno di scuderia Edwards, impertinente primo nella seconda sessione e nella classifica assoluta di un assolato e ventoso giovedì di prove. Per il biondino di Tavullia come per la Yamaha, che ha piazzato Rossi e il suo compagno di garage Colin Edwards in vetta alla graduatoria dei tempi. Il pesarese col miglior giro chiuso col tempo di 1'56"464, l'americano due decini più in là, accreditato di un ottimo 1'56"665. Valentino è rimasto quasi sorpreso del risultato. «Siamo partiti bene, ora avanti così. Già a Jerez — ha detto Rossi — avevamo capito come andava la nuova moto, e qui in Qatar siamo subito ripartiti forti. Poi la moto mi piace. Gli avversari? La Ducati ha una vera bestia di motore, ma adesso dobbiamo rimanere concentrati e continuare così». Non è pretattica. Tanto che sotto i riccioli biondi e in barba alla proverbiale superstizione, Vale ha persino spergiurato di accontentarsi di un tempo del genere anche in vista delle prove ufficiali che, complici le gomme da tempo, ridotte quest'anno a tre soli pneumatici disponibili, potrà limare di quasi un secondo buono. Anche se, a detta di Rossi, il passo di gara sarà più lento di qualche decimo. Lo scorso anno la Yamaha arrivò in Qatar tinta di giallo e si scoprì tarantolata dal morbo del «chattering». Quest'anno la moto di Rossi non sembra soffrire saltellamenti. Tranne, ha avvertito il folletto di Tavullia, che con le coperture da tempo. Ma vola e sfreccia veloce e Rossi ne è più che soddisfatto. Tanto da non vedere rivali pericolosi al di là delle dune di sabbia. Terzo s'è piazzato Casey Stoner, l'australiano neo acquisto della Ducati, a oltre mezzo secondo dalla pole virtuale di Valentino, Marco Melandri solamente settimo, ottavo Loris Capirossi che ha lamentato problemi di affiatamento con la nuova copertura anteriore Bridgestone della sua Ducatona. La moto bolognese è quella che Rossi teme di più in quanto a potenza. La Honda, invece, ancora non ha mostrato il suo potenziale. Secondo Rossi, Pedrosa farà vedere le sue carte in occasione delle ultime prove. Al momento s'è classificato sesto. Peggio ha fatto il campione del mondo in carica, l'americano Nicky Hayden: quindicesimo, pagando oltre un secondo e mezzo dal tempo di re Valentino. Nelle classi minori è partita a razzo l'Aprilia. La moto veneta ha conquistato entrambe le provvisorie pole position. Nella 250 con lo spagnolo Hector Barbera, nella 125 con l'ungherese Gabor Talmacsi.