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Stasera a San Siro arriva il Celtic: si parte dallo 0-0 di Glasgow

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Ancelotti sceglie il modulo a una punta per centrare i quarti di Champions

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Ancelotti non riesce a recuperare Kaladze per la gara di stasera col Celtic, ma spera ancora per il capitano rossonero. Averlo in campo, significherebbe poter trovare la via del gol (il Milan è obbligato dopo lo 0-0 di Glasgow) con maggior serenità. Soprattutto alla luce dei recenti errori del brasiliano Dida. E, secondo il tecnico, il Celtic è un avversario da temere soprattutto sul gioco aereo. «Vennegoor of Hesselink è bravo specialmente nel gioco aereo. Dobbiamo arginarlo come nella gara d'andata». Anche in considerazione di questo aspetto è scontata la presenza dal primo minuto di Ambrosini. «Sarà importante perché ha ottime qualità nel gioco aereo». Verso l'esclusione, invece, Gilardino, per nulla risparmiato dalle polemiche a strisce bianco-verdi per la simulazione nella gara d'andata. «Di questo episodio, non ho avuto bisogno di parlargli, ha fatto un errore e l'ha capito da solo». Più che confermato tra i pali Dida: «Giocherà, è uno dei migliori portieri al mondo e di questo ne restiamo tutti convinti. Sta qui da tanti anni e non c'è nessun rischio che non reagisca all'errore contro il Chievo». Con il recupero Maldini, che ieri si è allenato regolarmente con il resto del gruppo, Simic parte dalla panchina: a far coppia con l'esperto centrale il confermatissimo Bonera. Oddo e Jankulovski gli esterni. Centrocampo con Gattuso, Pirlo e Seedorf, più il rinforzo Ambrosini (a scapito di una punta): «In Europa non si può sbagliare, non c'è una seconda opportunità - spiega il centrocampista - e loro non potranno venire a San Siro solo per difendersi: per passare il turno bisogna segnare. Il Celtic è una squadra temibile, ma guai a lasciarci condizionare dai loro risultati in Scozia. Credo che il Milan debba far tesoro delle esperienze passate in Champions: ci insegnano a non sottovalutare nessun impegno: magari partiamo leggermente favoriti, ma non significa niente». Né Gilardino, né Oliveira: davanti Kakà dietro l'unica punta Inzaghi, nonostante la pretattica di Ancelotti. «Sta abbastanza bene, è fuori da un po' di tempo quindi stiamo valutando se possa essere o no un rischio farlo giocare». Ancelotti, in Champions, si ritrova con i soliti problemi in zona gol. I rossoneri, non segnano da ben 272 «eurominuti» (lo scorso primo novembre all'Anderlecht l'ultima marcatura). Quanto alle insidie, il tecnico sottolinea in particolar modo le punizioni di Nakamura. «Magari ti mette la palla all'incrocio e non puoi farci niente. Perciò vorrei un Milan attento e bravo a comandare il gioco, sfruttando le proprie opportunità. La mentalità e il nostro atteggiamento in campo saranno decisivi». Il Celtic in Italia non ha mai vinto: 2 pareggi e 4 sconfitte. Più in generale, gli scozzesi non vincono fuori casa dal 13 agosto '03: a quel giorno, 2 pareggi e ben 11 sconfitte. Numeri negativi che non scalfiscono l'ottimismo del tecnico Strachan. «Credo alla qualificazione ed è importante avere fiducia». Per la difesa, recuperato il gigante Mc Manus. «È disponibile, ha dato segnali molto positivi negli ultimi allenamenti ed ha recuperato».

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