L'osservatorio
Impresa firmata con classe e rabbia
Totti e Mancini (altro che Malouda), la firma di due fuoriclasse su una vittoria storica, due reti difese fino in fondo nonostante le inevitabili sofferenze di una ripresa giocata dal Lione al disopra delle righe di un agonismo lecito, campioni di Francia cancellati ancora una volta dall'elite europea. Ha dovuto fronteggiare, la Roma, come si diceva,non soltanto la squadra dominatrice del campionato francese, ma anche un nemico imprevisto, una terna arbitrale spagnola che ha fatto di tutto per rendersi protagonista, dal gol di De Rossi non convalidato dopo onestissimo contrasto fra Totti e un difensore, allo stop imposto a Perrotta lanciato solo a rete in posizione nettamente regolare. E tuttavia già dall'avvio si era potuto intuire che la Roma, pur penalizzata dall'inatteso forfait di Panucci, la sua partita se la sarebbe giocata testa a testa, soffrendo il giusto sui calci piazzati di Juninho, ma regalando spettacolo in controffensiva, azione straordinaria quella del vantaggio di Totti, autentico capolavoro il raddoppio di Mancini prima del riposo, Reveiller ricoverato per vertigini. Per tornare a Mejuto Gonzales, ignobile la mancata espulsione di Fred, Chivu con il naso sanguinante, e nel finale i francesi a puicchiare come fabbri, alla faccia dell'invocato fair-paly, con tanto diminacce conclusive. La nota stonata, il gratuito giallo rimediato da Pizarro, diffidato, assente nel primo turno dei quarti. L'impresa, invece, non va oltre le speranze della vigilia per l'Inter, troppo molle e distaccata nel primo tempo, arrembante soltanto alla distanza,quando però gli spagnoli avevano alzato accorta barricata, finale inglorioso con tanto di rissa, ma soltanto con se stessa deve prendersela la capolista del nostro campionato, incapace di sperimersi ai propri livelli abituali, il Valencia non ha usurpato il passaggio ai quarti. Ci ha provao con maggior convinzione il Barcellona a Liverpool, molto rischiando, ma il gol nel finale non basta a ribaltare ol verdetto del Camp Nou, altra grossa sorpresa in questi ottavi di Champions, mentre è nella norma la vittoria del Chelsea, e sia pure maturata in rimonta nei minuti conclusivi, sui vecchi allievi di Mourinho.