Dopo lo 0-0 dell'andata Spalletti carica la Roma per il ritorno a Lione che vale i quarti di Champions
È la notte di Lione-Roma, la partita sulla quale i giallorossi hanno puntato tutte le loro carte. Da una parte la squadra che da 6 anni domina incontrastata il campionato francese e che è riuscita a imporre il suo gioco anche in Europa. Dall'altra la «creatura» di Spalletti, tanto bella quanto imprevedibile. Sarà la Roma migliore ad affrontare la partita più importante, con l'augurio che sia la prima di una lunga serie di sfide con tale fascino. Messo da parte il turn-over, il tecnico toscano punta sull'unidici tipo. Al centro della difesa Mexes torna ad affiancare Chivu, preferito a Ferrari che non ci resterà benissimo. Panucci e Tonetto completeranno la linea a quattro davanti a Doni e dovranno soprattutto tenere a bada le fiammate degli indiavolati esterni del Lione. In mezzo la coppia affiatata Pizarro-De Rossi, con quest'ultimo che avrà i fari puntati su di sé dopo i presunti (inventati?) insulti razzisti rivolti ad Abidal durante l'andata. Davanti tutta la qualità della Roma: Taddei e Mancini larghi, Perrotta dietro Totti che attende questa notte da mesi. «È una partita fondamentale la storia e per il futuro del nostro club - dice Spalletti - sarà difficile perché affrontiamo una grande squadra. Ma sono fiducioso, conosco bene i miei giocatori e so quanto ci tengono». Si riparte dallo 0-0 di due settimane fa all'Olimpico che consente ai giallorossi di avere due risultati su tre. Ma l'allenatore, almeno a parole, mette da parte i calcoli. «Dobbiamo pensare a far bene, senza andare a ricordare quanto successo all'andata. Contro il Lione bisogna essere bravi per l'intera partita, serve personalità e tensione. Non perdere la nostra caratteristica di attaccare ogni qual volta le situazioni ce lo consentono. Le due squadre saranno preoccupate di non prendere gol: finire sotto vorrebe dire molto». Si gioca a quattordici anni dall'ultima apparizione dei giallorossi negli ottavi di Coppa Campioni. Quella volta superarono il Cska Sofia grazie a una prodezza di Falcao, stasera si affideranno a Totti. «Da lui mi aspetto una prestazione importante - dice Spalletti - perché ci tiene in maniera particolare. La partita di Ascoli non ha nessun riferimento a questa: gli stimoli fanno la differenza». Dopo le parole di Diarra («romanisti furbi e provocatori») il presidente del Lione Aulas ha aggiunto altra benzina su fuoco. Spalletti gli risponde seccato: «Da parte sua c'è intenzionalità nel creare tensione per questa partita e non gli rispondo neanche. Invece, sono rimasto sorpreso dalle parole dai calciatori francesi perché hanno vissuto con noi la partita dell'Olimpico e non mi aspettavo questa accuse da parte loro». Anche Panucci preferisce non alimentare la polemica. ««Noi furbi? Non credo, in questa stagione abbiamo avuto comportamenti positivi e solo un'espulsione. A noi interessa poco quello che dicono loro, la società ci ha chiesto di parlare solo di calcio. Cerchiamo di essere furbi per vincere, non certo per ingannare». Il terzino carica i compagni: «Siamo molto più convinti di farcela rispetto all'andata. Proveremo a passare il turno: ne abbiamo bisogno e ci crediamo fermamente. Questa partita è talmente diversa dalle altre che dimenticheremo i problemi accusati ultimamente in trasferta. Poi se facciamo 1-1 sono contento uguale... ». Rosella Sensi ha seguito la squadra, scortata dalla dirigenza al completo e da un tifoso speciale: il prefetto Achille Serra. «Ce la giocheremo - dice l'ad giallorosso prima di partire da Fiumicino - e poi si vedrà. Mi aspetto grande impegno, determinazione e volontà di far vedere che possiamo stare in Europa. Perchè ho una certezza: quella di avere un grande gruppo e un grande allenatore». Il ds Pradè, uno che ha il sangue giallorosso nelle vene, ha i brividi. «Partite come questa ti cambiano il programma che hai in testa, sono i risultati che ti danno la svolta. Sia da dirigente che da tifoso la vivo con grande orgoglio perché ci sono». Già, l'orgoglio, quello che proverà a usare stasera Mexes per dimostrare alla Francia intera il su