Domenica prima gara della MotoGp in Qatar

Il tutto condito da tricolore. La Yamaha, dalla Fiera di Milano, lancia la sua sfida in MotoGP presentando la nuova M1 800 che avrà il compito di vincere il Mondiale, al via sabato prossimo in Qatar. L'accordo con la Fiat frutterà alla Yamaha, anzi al "Fiat Team Yamaha", circa 5 milioni di euro a stagione, per due anni. Questo nel particolare: le due moto ufficiali Yamaha avranno il logo Fiat e la bandiera italiana sulle carene laterali, sul cupolino frontale e sul serbatoio. Inoltre, saranno firmate Fiat le tute da gara dei due piloti e tutto l'abbigliamento dello staff e dei meccanici. La nuova M1 già da mesi è scesa in pista e negli ultimi test invernali si è dimostrata molto competitiva. A Jerez la settimana scorsa Rossi ha anche ottenuto il ecord del tracciato, andando più forte rispetto alle vecchie 1000 cc. Yamaha e Fiat puntano a trovare sbocchi pubblicitari importanti in direzione dei giovani: Rossi, infatti, al di là del mondiale che correre con il nuovo marchio, sarà probabilmente il testimonial della nuova 500 Fiat, attesa per settembre prossimo: «Questa della collaborazione tra la casa automobilistica italiana e la Yamaha è una grande idea - dice Rossi - mi piace molto e spero che funzioni bene perché si tratta di un grande marchio italiano. Io non so se ci sarà una collaborazione più stretta tra me e la Fiat, ma non posso escluderlo». Il marchio Fiat-Yamaha è importante ma il primo pensiero di Valentino Rossi è vincere: «La nuova M1 va benissimo: se si corresse domani, saremo lì sicuramente in lotta per vincere». Sim parla anche di futuro: «Il "Dottore" correrà ancora due anni in moto poi nvece della Formula, la Superbike: «Con i ragazzi della Ferrari ho mantenuto un rapporto molto buono - dice Rossi - ma correrò in moto ancora due anni, poi, forse, sarò troppo vecchio per la Formula 1». Che aggiunge, ironico: «Visto i risultati di Biaggi non escludo di avere, per almeno 15 anni, un futuro in Superbike». Siamo stati molto veloci in tutte le piste e quindi siamo fiduciosi, anche se negli ultimi due test sono emersi problemi di gomme ed è questo l'ultimo nodo. Speriamo che la Michelin ci porti in Qatar (la gara è sabato prossimo, ndr) le gomme giuste". E poi gli avversari, Pedrosa su tutti: «La moto va forte - spiega ancora Rossi - abbiamo lavorato bene dall'inizio. Questo è un progetto unico rispetto allo scorso anno, in cui sono state necessarie, durante il corso della stagione, alcune variazioni. Dovremo stare attenti alla Honda e soprattutto a Pedrosa». Il passaggio da 990 a 800cc non ha portato rivoluzioni, ma un'attenta visione di quanto di buono costruito in questi anni, con l'intenzione di rendere la M1 sempre più sfruttabile e gestibile per un pilota esigente come Valentino Rossi. Fondamentale è stato il lavoro nella parte elettronica e i recenti test invernali sono stati molto positivi, con Rossi ed Edwards (il suo compagno), sempre al top in quanto a tempi Le parole di Valentino Rossi assicurano una YZR M1 800cc veramente sorprendente. E poi il futuro.