Vincono tutte in campionato le avversarie delle italiane in Champions
Houllier rispetta quanto detto in settimana («Non ho mai pensato di snobbare questa sfida, la partita più importante è sempre quella che si deve giocare»), risparmiando oltre il brasiliano anche il recuperato Wiltord, che probabilmente, insieme a Diarra, partirà titolare contro la Roma. Il primo tempo porta la firma dei campioni che non sembrano affatto distratti dall'impegno europeo e nel giro di una ventina di minuti si portano in vantaggio con il centrocampista svedese. Passano dieci minuti ed è Tiago a siglare il raddoppio con un gran gol (cucchiaio alla Totti da fuori area) stroncando sul nascere ogni velleità di rimonta dei cugini. Ad inizio ripresa Fred chiude l'incontro, purtroppo sospeso al 51' per il lancio di un paio lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine verso il settore dei "caldi" tifosi del Saint-Etienne, con una punizione perfetta. Dopo una ventina di minuti di stop si torna a giocare, e Fred, Tiago e Govou si accomodano in panchina per fare spazio a Baros, Wiltord e Diarra, al ritorno dopo l'infortunio di dicembre. Nei minuti finali qualche brivido dopo il gol del 1-3 realizzato da Gomy. Per il Celtic è un gioco da ragazzi superare il Dunfermline, fanalino di coda a 55 punti dai ragazzi di Gordon Strachan; anche per gli scozzesi poche sorprese e nonostante i diversi acciaccati in campo va la miglior formazione possibile. In difesa Pressley è preferito a Telfer, sulla mediana è Sno a giocare accanto a Gravesen, con Nakamura e McGeady sulle fasce, mentre in attacco tocca a Beatty, anche lui non al meglio, affiancare Miller, ancora con i postumi di un intervento ad un dente del giudizio. Dopo 4' è proprio il giovane attaccante ha siglare la rete del vantaggio, mentre il raddoppio realizzato da Vennegoor of Hesselink, entrato al posto di Beatty, dopo un tempo e mezzo non proprio divertente, arriva al 76' e chiude i conti. Negli ultimi minuti c'è gloria anche per il Dunfermline grazie alla rete di Hamill. Non fa sconti al Celta Vigo il Valencia che Flores manda in campo, un po' come fa Houllier con il Lione (di fatto sono diversi i fili che legano i due team in questi anticipi) un'undici di tutto rispetto: la difesa è pressoché quella titolare, cosi come il centrocampo, eccetto per Joaquin, subentrato a partita in corso, al posto di Vicente. Il segnale più positivo però arriva da Baraja, che dopo molti mesi di assenza sembra tornare, minuto dopo minuto, ad ottimi livelli; proprio il centrocampista delle furie rosse potrebbe rivelarsi fondamentale in vista dell'impegno con i nerazzurri. I tre punti conquistati in questa gara, grazie alla rete di uno scatenato Morientes, partito titolare insieme a Villa, sono un messaggio piuttosto chiaro anche per l'Inter.