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di DOMENICO LATAGLIATA UN TERZO posto a Kranjska Gora non è proprio da buttare via, anzi.

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Così, pochi giorni dopo essere saltato per aria ai Mondiali di Aare, l'azzurro è di nuovo salito su un podio di Coppa del Mondo facendo però sapere a tutti che «la rabbia per quanto accaduto in Svezia non mi è ancora passata». In attesa di ulteriori passi avanti dal punto di vista del carattere e della personalità, va comunque accolto con piacere il suo terzo posto che segue, in stagione, la vittoria di Beaver Creek e la seconda piazza di Adelboden. Inoltre, grazie ai 60 punti conquistati ieri, Blardone si è mantenuto in lizza per la vittoria della coppa di specialità: a una gara dal termine in testa c'é Benjamin Raich - dominatore della gara di ieri, vinta davanti a Bourque - con 319 punti, seguito dal norvegese Svindal (316) e da Pollicino azzurro (300). Tutto si deciderà quindi tra una decina di giorni, alle finali svizzere di Lenzerheide: considerato che in una gara il vincitore prende 100 punti, il secondo 80 e il terzo 60, per Blardone restano intatte le possibilità di conquistare la sua prima coppa di gigante, trofeo che manca all'Italia dai tempi di Alberto Tomba. «Darò filo da torcere a entrambi, alla coppetta ci tengo eccome», ha detto l'italiano nel post-gara mentre gli facevano i complimenti i suoi compagni di squadra Moelgg (13°), Gufler (17°), Fill (19°), Roberto (25°) e Deflorian (29°). Completamente riaperti i giochi per la grande coppa: Svindal (ieri quarto) e Raich sono separati ormai da soli tre punti, 868 per il norvegese e 865 per l'austriaco. Oggi, lo slalom.

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