Nel toto panchina il ct azzurro Recalcati
Nel caso il tecnico croato dichiarasse definitivamente chiusa la sua avventura romana, la prima soluzione sarebbe quella di un traghettamento della squadra verso la fine del campionato da parte della coppia dei vice-allanatori Guido Saibene e Lino Frattin. Entrambi hanno avuto alle loro spalle esperienze come head coach e potrebbero garantire così alla Virtus il tempo per potersi guardare attorno ed operare quindi a giugno la scelta sul un nuovo tecnico. Il sogno, praticamente irrealizzabile, porta il nome di Ettore Messina, legato al Cska da un contratto pluriennale e miliardario, da sempre al numero uno della lista del presidente Toti. Più possibile invece la strada che porta verso Sergio Scariolo, attualmente sulla panchina degli spagnoli dell'Unicaja Malaga con cui ha conquistato nella scorsa stagione il titolo spagnolo, già contattato prima della scelta di Repesa. Da scartare qualunque soluzione che possa portare ad una nuova soluzione slava mentre un'altra pista da seguire, sempre per la prossima stagione, potrebbe essere quella legata al nome di Stefano Pillastrini, attuale coach di Montegranaro, squadra rivelazione della serie A, premiato come miglior tecnico dello scorso campionato, molto gradito al sindaco Veltroni. Ma in realtà potrebbe esistere, sempre che Repesa confermi le sue dimissioni, una soluzione che porta ad un ingaggio immediato. Ed il nome possibile è quello del ct della Nazionale italiana, Carlo Recalcati, legato per ora da un contratto full-time ai colori azzurri ma che potrebbe essere rivisto a vantaggio della società del presidente Claudio Toti. Arriverà certamente, dopo il termine della stagione, un nuovo general manager al posto di Roberto Brunamonti che sembra ormai indirizzato a far ritorno a Bololgna, sponda VidiVici. Il nome più gettonato attualmente per la sua sostituzione è quello di Marco Atripladi, l'uomo che con le sue eccezionali scelte sul mercato ha fatto nelle ultime stagioni le fortune dell'Angelico Biella. F. Fab.