Il commento

Perdere fa parte del gioco, ma una bastonata di 43 punti lasciano il segno. Soprattutto in una stagione caratterizzata da attese mai realizzate. La squadra non gioca bene, talvolta ci mette il cuore, ma il pubblico, la società, l'ambiente romano meritano di più. Analizziamo gli obiettivi: campionato, Eurolega e Coppa Italia. In classifica la Lottomatica non si schioda dall'anonimato pur restando in zona play-off. In Eurolega l'obiettivo delle Top 16 è stato centrato, è vero, ma solo grazie a Pepe. No, non è un giocatore della Lottomatica ma poco ci manca. Un suo canestro da tre punti allo scadere permise a Malaga di andare al supplementare e poi battere il Partizan a Belgrado, premiando appunto la Lottomatica. Note stonate anche nello spartito della Coppa Italia. La Lottomatica perse in casa contro l'Olimpia Armani Jeans Milano nell'ultima gara del girone di andata ma si qualificò tra le prime 8 grazie alla sconfitta di Capo d'Orlando. I giallorossi furono subito eliminati dalla Benetton Treviso. Fin qui la fredda cronaca dei risultati. Torniamo al gioco. Poca velocità, rari contropiede, schemi che ingessano i giocatori, punteggi troppo bassi. Solo quando corre è devastante. Non è tutta colpa di Repesa e tanto meno di Costa e Brunamonti che hanno cercato nuovi rinforzi. Oggi la società, dopo la smentita sulle dimissioni del coach, farà chiarezza. Serve una marcia in più. O una coraggiosa sterzata. a.usai@iltempo.it