Tennis, Australian Open
Era sempre stato un russo a fermare Haas nelle semifinali di questo torneo. Nel 1999 Evgenyi Kafelnikov lo aveva sconfitto nattamente ma nel 2002 Marat Safin ha avuto bisogni di una provvidenziale interruzione per la pioggia per cambiare la direzione dell'incontro. Anche questa volta Haas si è trovato di fronte un russo, Nikolay Davydenko, contro il quale aveva perduto in cinque set nei quarti di finale dell'Open degli Stati Uniti l'anno scorso. Davydenko è un giocatore che non riscuote grandi simpatie nel circuito. È comprensibile che piaccia poco ai suoi colleghi ed avversari perché ha un gioco molto arido ma terribilmente efficace, costruito su geometrie molto precise e su una regolarità asfissiante. Non lo ama nemmeno il pubblico perché non è personaggio e di conseguenza gli spettatori che preferiscono proigaoinisti più coloriti e più divertenti. Ieri Haas ha cominciato bene ma ha dopo aver vinto il primo set non è riuscito a mantenere la stessa intensità e quando ha perso nettamente il secondo ed il terzo set pochi, ad eccezione del suo allenatore e della sua bella accompagnatrice, avrebbero scommesso su di lui. È anche possibile che Davydednko abbia pensato di aver già vinto. E' arrivato anche al match point ma lo ha giocato male e nella stretta finale Haas ha avuto più coraggio. Per quanto riguarda l'incontro che ha visto l'eliminazione di Nadal la spiegazione più semplice la forniscono i dati statistici. Gonzalez ha messo a segno 10 aces contro 1 di Nadal, non ha mai ceduto la battuta mentre Nadal ha subito cinque break, inoltre ci sono stati 41 colpi vincenti e 16 errori di Gonzalez, 14 colpi vincenti e 21 errori di Nadal. Un ko senza attenuanti. Per quanto riguarda il singolare femminile Maria Sharapova e Kim Clijsters, rispettivamente la prima e la quarta testa di serie, si sono qualificate per le semifinali nel pieno rispetto del pronostico ma non senza difficoltà. La Sharapova ha dovuto recuperare da 3 a 5 nel primo set prima di imporsi nel tie-break ed anche nel secondo set ha dovuto lottare a lungo per evitare i rischi di un'altra conclusione in volata. La regolarità intelligente di Martinas Hingis ha funzionato per un set ma poi quandom la Clijsters ha diminuito il numero degli errori la belga, che continua a dichiarare che intende lasciare l'attività alla fine della stagione, ha finito per prevalere. Oggi sono in programma le semifinali del singolare femminile e la prima semifinale del maschile che, almeno sulla carta, sembra avere il valore di una finale anticipata perché chiunque vinca, tra Federer e Roddick, andrà in finale da favorito.