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di FABRIZIO MARCHETTI LA LAZIO studia il futuro.

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Con un jolly importante calato sul tavolo, cioè il prestito di Foggia al club calabrese (ufficializzato ieri, per una cifra pari a 250 mila euro). Il club di Foti aspetta anche Bonetto e tiene aperta la porta a Firmani, mentre la società biancoceleste rimane alla finestra, pronta - eventualmente - a sferrare l'assalto decisivo nei prossimi giorni. Il prezzo dell'operazione si aggira intorno ai 4,5-5 milioni ma il discorso-Foggia potrebbe ridimensionare le pretese amaranto. In realtà lo staff tecnico sta riflettendo: perché Mesto, che pure piace molto (e lunedì, prima del ribaltone Oddo, è stato a un passo dal Milan), è considerato un esterno da 3-5-2, non da difesa a quattro. Si tratta di una sfumatura da tenere in considerazione nell'economia del discorso-Behrami. Che domenica ha fornito una prestazione diligente, dimostrando di potersi adattare senza problemi alla nuova versione difensiva. Ha parlato con la società, che l'ha rassicurato. Il futuro, il suo, è blindato in biancoceleste e da titolare. Il ragionamento si snoda poi sulla possibilità di arrivare a Mesto a giugno, sfruttando «l'opzione» guadagnata comunque con il prestito di Foggia, che era cercato da mezza serie A (tra cui anche Torino, Samp e Udinese). Le altre ipotesi per il dopo Oddo portano a Perquis, Diogo, Capdevilla (che gioca però a sinistra), Nelson del Benfica e Rodriguez. Offerto anche Atouba dell'Amburgo, visionato Faubert, sfumato Zabaleta. Si preferisce comunque il territorio nostrano, con - tra gli altri - Raggi, Nef, Balzaretti studiati in tempi diversi. La suggestione rimane Zaccardo del Palermo. La telenovela-Oddo (12 milioni complessivi, compreso Foggia) si è conclusa nel primo pomeriggio di ieri a Milano, con la mediazione di Stefano Antonelli: alle 16.24 è stato apposto il sospirato autografo del laterale sul contratto fino al 2011. Prima della firma il campione del Mondo aveva chiamato Zauri per salutare la squadra e consegnargli «idealmente» la fascia. Con una chicca: e nel suo primo giorno da capitano - Zauri - ha comprato lo stereo per allietare lo spogliatoio. Poi ha dedicato un ricordo affettuoso per il compagno passato al Milan, allegando pensieri sparsi sulle potenzialità biancocelesti. «Siamo dispiaciuti perché è andato via un amico. La cessione al Milan? Per noi la Champions rimane un sogno. L'obiettivo reale è la Coppa Uefa che non considererei un fallimento. Per il quarto posto il Milan al momento ha qualcosa in più». Su Oddo. «Massimo è davvero forte. Non capisco perché sia rimasto qui così a lungo. La sua partenza è un buco. Non critico né la società, né Oddo, sono rimasto perché credo nel progetto Lazio. Ripartiamo come quando sono andati via Liverani e Giannichedda. Però per puntare al sogno Champions andrebbe fatto qualcosa di importante. Poi se bisogna prendere qualcuno tanto per prenderlo è meglio rimanere come siamo perché le soluzioni interne non mancano di certo». Ufficiali, come annnunciato, l'arrivo di Correa dal Lanciano (500 mila euro, andrà in prestito ma sarà presentato domani) e il prestito gratuito di Quadri allo Spezia. Verona insiste per Bonetto, Tare e Baronio corteggiati da molti estimatori. Capitolo-società: Opa al 9,4% (passate di mano ieri 288 mila azioni). Il 30 gennaio consiglio di sorveglianza. Attesa a ore la risposta del Riesame sul 14,6% sequestrato.

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