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Sì della Camera alla riforma dei diritti tv

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Il calcio continua la sua marcia a passo di riforme e dopo l'approvazione del nuovo statuto, una mano arriva anche dal Parlamento: la Camera ha infatti dato il via libera alla legge che delega il governo ad adottare entro sei mesi uno o più decreti legislativi volti a disciplinare la titolarità e l'esercizio dei diritti di trasmissione degli avvenimenti sportivi. Un capitolo, quello dei diritti tv e il calcio, che ha contribuito ad aggravare la crisi del pallone: dopo il passaggio dalla vendita collettiva a quella soggettiva, il divario tra i grandi e i piccoli club è diventato insanabile. La legge, che ora dovrà passare all' approvazione del senato (a Montecitorio ha avuto il via libera con 259 sì, 135 no e 38 astenuti, tra cui quelli dell'Udc) mira a riportare equilibrio. Il provvedimento infatti tende a garantire l'equilibrio competitivo dei soggetti partecipanti alle competizioni sportive, e a realizzare un sistema efficace e coerente di misure idonee a garantire la trasparenza e l'efficienza del mercato dei diritti di trasmissione degli eventi sportivi. «Un altro passo avanti per la riforma del calcio italiano», ha detto Luca Pancalli: «Escludendo posizioni dominanti e prevedendo un'equa distribuzione delle risorse tra le società — dice ancora Pancalli — il provvedimento voluto dal ministro Melandri vuole garantire un maggiore equilibrio tra le squadre». «È il primo passo verso un nuovo sistema di regolamentazione del mercato che sicuramente porterà una migliore disciplina della domanda e dell'offerta in un settore, come quello radiotelevisivo,», commenta il presidente del Coni, Gianni Petrucci.

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