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MILANO — L'Inter vince e Massimo Moratti cerca di godersela.

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«Preoccupati si è sempre quando ci sono queste cose», spiega il presidente interista a chi gli chiede lo stato d'animo per quelli che possono essere gli sviluppi delle indagini sul doping amministrativo. «Non mi sembra proprio che siamo aiutati, nella maniera più assoluta», sostiene Moratti nel commentare le polemiche nate da alcune scelte arbitrali che hanno scatenato la rabbia del tecnico viola Prandelli e del ds Corvino: «Sotto un certo profilo forse loro hanno visto un pò nervosamente tutto quello che hanno spiegato. A me l'arbitro durante la partita non dava l'impressione che hanno avuto loro. Credo che ci sia un po' di piacere nel pensare a un'Inter aiutata. E questo aiuta anche chi ha perso a dare una giustificazione». Moratti si concentra quindi sugli ottimi risultati della sua squadra, ma non dà nulla per scontato: lo scudetto non è ancora stato vinto e secondo il patron è presto per cantare vittoria, nonostante gli 11 punti di distacco dalla Roma e le 13 vittorie consecutive. E così, a chi gli chiede se sta già pensando al Grande Slam, Moratti risponde che «non abbiamo vinto ancora un bel niente. E poi i punti di vantaggio sulla Roma non ci consentono di stare tranquilli, tutt'altro». Guai, quindi, a distrarsi: «Dobbiamo continuare a pensare al campionato e agli impegni di Coppa Italia, che sono seri e importanti. E poi speriamo di fare bene anche in Europa, ma manca ancora un mese. Adriano? Non solo sente la fiducia degli altri, ma ha anche più fiducia in se stesso e si sente anche meglio fisicamente». Nell'attesa, torneranno intanto a dare il loro contributo all'Inter anche Cruz e Recoba, che hanno smaltito i rispettivi infortuni.

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