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Si riavvicina il coreano che aveva detto «no» per motivi religiosi

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Il Tottenham offre il terzino e due milioni in cambio di Ferrari

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A meno di nuovi interventi divini... La scorsa estate la trattativa era stata definita nei minimi dettagli, prima che il giocatore voltasse le spalle alla Roma dopo un'improvvisa ispirazione religiosa. Ma l'affare non è mai tramontato. Nei giorni scorsi è stato il Tottenham a farsi vivo con una proposta che merita almeno una riflessione: il cartellino di Pyo Lee e un conguaglio di due milioni in cambio di Ferrari. Gli inglesi hanno appena ceduto il centrale Davenport al West Ham e hanno individuato nel difensore giallorosso un suo possibile sostituto. Ferrari ha lasciato un buon ricordo in Inghilterra durante la sua esperienza all'Everton e se accettasse la proposta del Tottenham andrebbe a guadagnare due milioni di euro netti a stagione, quattrocentomila in più di quanto percepisce nella Capitale. Al momento, però, la sua priorità è quella di rinnovare il contratto con la Roma (scade nel 2008) ed è tutta da verificare anche la disponibilità del club di Sensi a lasciarlo partire. In ogni caso a Trigoria ci stanno pensando, visto che il coreano è un giocatore assai gradito da Spalletti per il ruolo di vice-Tonetto. Il Tottenham è anche disposto ad alzare l'offerta in contanti fino a due milioni e mezzo. I rapporti tra i due club sono ottimi, vedi il trasferimento Mido che ha portato parecchi euro nelle casse di Trigoria. Ma se il nuovo affare andasse in porto, la Roma si ritroverebbe senza l'unico centrale in grado di sostituire Mexes e Chivu e questo al tecnico non andrebbe a genio. Spalletti è soddisfatto del rendimento di Ferrari e ha dato il suo ok alla conferma del centrale per i prossimi anni. Quindi, i dirigenti giallorossi cercheranno di convincere il Tottenham a lasciar partire Pyo Lee in prestito, senza coinvolgere nella trattativa Ferrari. Il primo obiettivo, Mathieu, appare ancora piuttosto lontano: il Tolosa continua a chiedere la luna, più di cinque milioni cash, e non vuol sentir parlare di prestito. Un'alternativa più accessibile è Atouba, ma Spalletti ha «congelato» l'operazione in attesa di opportunità più allettanti. «L'Amburgo - spiega il manager Stinà a Rete Sport - potrebbe liberare Atouba in prestito. L'interesse dalla Roma c'è ma non si può ancora parlare di trattativa». In realtà, la società sta portando avanti l'operazione attraverso un altro agente: il calciomercato è anche questo. Ieri è stato lo stesso Tonetto a «incoraggiare» i dirigenti alla ricerca di un suo sostituto. «In tutti i ruoli ci sono due giocatori, tranne che nel mio. Quindi, è normale - dice l'ex doriano - che la Roma stia cercando un esterno sinistro». Ma Tonetto ha dimostrato di non avere bisogno di sostituti: assieme a Pizarro si è già meritato la palma di miglior acquisto dello scorso mercato. Neanche l'età, 32 anni compiuti lo scorso novembre, sembra limitarlo. «Mi piacerebbe giocare il più a lungo possibile. Ci sono dei colleghi nel mio ruolo che a 35-36 anni stanno ancora bene fisicamente. Ad esempio, mi viene in mente Cafu». Non proprio uno a caso. Il rendimento costante e positivo di Tonetto potrebbe stuzzicare il palato di Donadoni. «In Nazionale non ci sono mai andato ma visto come sto giocando ci spero». Una scommessa, come quella di raggiungere l'Inter in vetta alla classifica. «Mi auguro che trovino qualche intoppo da qui alla fine». Tonetto e la Roma non si sono arresi.

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