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Aia, no all'accordo

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E proprio nel giorno in cui Francesco Saverio Borrelli rilancia l'allarme su uno scandalo-arbitri che, per lui, non sarebbe ancora finito, dal doping amministrativo alla posizione di quindici direttori di gara. La riunione in Federcalcio per trovare l'intesa finale sulle nuove regole si era conclusa con l'annuncio positivo sul nuovo statuto, e l'esultanza di Pancalli. «Abbiamo chiuso definitivamente la partita con legittima soddisfazione di tutte le componenti» le parole del commissario della Figc, pronto a lanciare anche un altro messaggio: «Non sarò mai candidato alla presidenza federale». In serata, però, il messaggio di Gussoni, presidente dell'Aia e unico assente alla riunione tra tutte le componenti federali, era di altro tipo: «Attendiamo i risultati dell'Assemblea federale di lunedì per trarne le conseguenze per le azioni comuni da intraprendere». Torna lo spettro, più volte agitato, di clamorose azioni di protesta, come trapela da ambienti Aia? Di sicuro, gli arbitri non sono contenti che non siano state accettate alcune loro richieste: volevano l'autonomia gestionale e amministrativa quella che il nuovo statuto scritto da Pancalli e Coccia avrebbe a loro dire in parte cancellato. Ecco allora la rivolta.

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