Spalletti inventa la Roma
Due pareggi e una vittoria stentata contro Parma e Messina rappresentano segnali preoccupanti per una squadra che vuole rincorrere l'Inter dei record. Il 4 febbraio si gioca lo scontro diretto a San Siro e presentarsi con un distacco di nove punti o uno addirittura maggiore renderebbe pressoché inutile la visita di Totti & Co.. Prima di quella gara, i nerazzurri dovranno affrontare due ostacoli niente male: Fiorentina in casa e Sampdoria a Genova. La Roma ha l'obbligo di provare a ridurre le distanze dalla vetta visto che i suoi prossimi due avversari si chiamano Livorno e Siena. Senza tralasciare la Coppa Italia, che mercoledì 24 (salvo diverse esigenze televisive) regalerà ai giallorossi un «antipasto» di San Siro, stavolta contro il Milan per la prima semifinale di Coppa Italia, con ritorno il 31 all'Olimpico. Ma per Spalletti è meglio pensare subito al primo impegno. Altro che Ferguson: a Livorno dovrà vestire i panni dell'inventore per contrastare una squadra che si è appena ricompattata attorno ad Arrigoni. Domenica l'allenatore giallorosso non potrà contare sugli squalificati De Rossi e Pizarro, salvatori della patria mercoledì a Parma. E da ieri ha la certezza di dover rinunciare anche a Cassetti, ovvero colui che sembrava destinato ad una maglia da titolare a centrocampo, prima di fermarsi durante il riscaldamento a Parma. Distorsione e lieve lesione al legamento collaterale del ginocchio sinistro è il responso degli accertamenti ai quali si è sottoposto ieri il terzino a Villa Stuart. I medici gli hanno prescritto cinque giorni di stop e solo tra una settimana il giocatore potrà tornare ad allenarsi. Difficile per lui trovare il posto in un infermeria super affollata: farà compagnia ad Aquilani, Faty, Martinez, Freddi, Defendi e Vucinic. Quest'ultimo, in realtà, ieri si è allenato in campo con i compagni. Ma quello che accade il giorno dopo una partita lascia il tempo che trova: il montenegrino dovrà attendere almeno altri dieci giorni prima di sperare in una convocazione. Contro il Livorno le scelte sembrano obbligate: Chivu e Perrotta sono destinati a «incontrarsi» a centrocampo. Il primo avanzerà nel ruolo che ha già ricoperto contro il Valencia, il campione del mondo arretrerà dalla consueta posizione di trequartista per dare un po' di sostanza a un reparto rimasto senza uomini. A meno che Spalletti non intenda sperimentare Taddei nel ruolo di mediano e lasciare a Chivu le chiavi della difesa. In caso contrario, Ferrari e Mexes torneranno a far coppia al centro della retroguardia e Panucci e Tonetto presidieranno le corsie esterne. L'emergenza regalerà un'altra chance a Wilhelmsson. Spalletti dovrebbe confermare lo svedese sulla destra, accentrare Taddei e lasciare Mancini a sinistra. «Tavano non ha ancora i novanta minuti nelle gambe» ha spiegato il toscano dopo la gara del Tardini, facendo cadere l'ipotesi di un esordio da titolare del fantasista campano. Dopo lo stop concordato con Spalletti, Totti tornerà a guidare l'attacco. Per riaccendere l'entusiasmo giallorosso c'è bisogno delle sue giocate.