Mentre l'affare Oddo non decolla, Jimenez abbraccia Rossi e i nuovi compagni a Formello
Il cileno: «Mi manda il Matador e ora il derby contro Pizarro»
Luis Jimenez si presenta con le idee chiare dopo la sua prima mattinata romana: «Voglio vincere come Salas». Il Matador, centravanti straordinario dell'epopea cragnottiana, ha lasciato proprio al neo biancoceleste la fascia da capitano del Cile e ora spera che il giovane collega ripeta le sue gesta con la maglia della Lazio. Se lo augurano anche i tifosi e soprattutto Lotito che ha investito un milione di euro per il prestito di un anno e mezzo e poi, se vorrà, potrà riscattarlo per altri undici milioni di euro. Il giocatore ha firmato un contratto da 500 mila euro a stagione con ingaggio a salire. Jimenez racconta l'emozione dopo il lungo scontro con la Ternana che gli è costato oltre sei mesi di dubbi e amarezze: «Sono molto emozionato, il club biancoceleste mi cercava da tempo, ma anche io era da molto che volevo venire qui. Ora spero di essere pronto in più presto possibile, penso in un paio di settimane di essere già a buon punto». Lo hanno tentato molte squadra, l'ultima in ordine di tempo il Palermo ma ha scelto la Lazio. Il «Mago» spiega i motivi: «Mi è piaciuto l'interesse che ha mostrato nei miei confronti Lotito. Mi sono stati vicini nel periodo peggiore della mia carriera: in questi mesi ho affrontato molte difficoltà ma adesso penso solo a fare bene nella Lazio». Giocherà con la maglia numero 77: «Mi piaceva il numero sette - chiarisce Jimenez - ma era già occupato. La Lazio è un club molto popolare in Europa e anche in Cile. La squadra?Gioca con il mio modulo ideale, credo di poter essere utile. Salas? Ho parlato con lui, mi ha raccontato tutto quello che ha ottenuto con questa maglia. Spero, un giorno, di poter vincere tutto quello che ha vinto lui anche se mi accontenterei anche del 70%. Sono a disposizione di Rossi, ho ricoperto tutti i ruoli dal centrocampo in avanti, a parte il ruolo di prima punta. Derby? Conosco il significato di questa parola, è la prima cosa che mi hanno detto i tifosi accogliendomi nella capitale. Pizarro? L'ho sentito poco prima di Natale: mi ha detto che Roma è una città molto calda, che vive per il calcio». Jimenez ha incontrato ieri Rossi. In mattinata le visite mediche poi il primo contatto con la squadra. Ma in passata aveva già parlato con il tecnico biancoceleste: «Con lui posso crescere moltissimo. È un allenatore che con i giovani sa lavorare, riuscirà a farmi esprimere al meglio. Ci eravamo visti di persona a fine agosto poi l'accordo saltò. Ma è storia vecchia ora penso solo a diventare grande con la Lazio». Giocherà da seconda punta o da rifinitore: da oggi Pandev e Mauri hanno un concorrente in più.