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L'ad svela le strategie «Vogliamo tenere tutti ma senza fare follie»

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Mexes e Mancini avvisati

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Costi quel che costi. La Roma ha scelto di consegnare il suo progetto ambizioso nelle mani di Spalletti e il rinnovo di contratto, lungo e costoso, lo testimonia. Un investimento da più di 16 milioni di euro in quattro anni e mezzo: all'allenatore vanno 3,6 milioni lordi a stagione, con effetti a decorrere dal campionato in corso, oltre ai premi per il raggiungimento di obiettivi sportivi. «È vero, può essere accostato alla vincita del Superenalotto... » riconosce lo stesso Spalletti, uno che fino a poco tempo fa veniva considerato un allenatore di provincia. Prolungati fino al 2011 anche gli accordi con il suo vice Domenichini, il collaboratore tecnico Andreazzoli, il preparatore atletico Bertelli, l'addetto al recupero degli infortunati Franceschi e il preparatore dei portieri Bonaiuti. Nello staff resta inoltre l'ultimo arrivato, l'osservatore Baldini, ma il suo contratto verrà ridiscusso a fine stagione Nel giorno in cui si celebrano le firme, Spalletti e la società lanciano un messaggio forte e chiaro: «Costruiremo una grande Roma, ma senza fare follie». I destinatari più interessati sono Chivu, Mexes e Mancini, ovvero i prossimi a sedersi al tavolo delle trattative per il rinnovo. La Sensi si presenta in sala stampa con lo sguardo emozionato dei giorni importanti. Al suo fianco, oltre all'uomo del giorno, Spalletti, siedono Bruno Conti e Pradè. Più defilata la Mazzoleni, una delle artefici principali delle strategie giallorosse. Insomma, manca solo il presidente Sensi ma è come se ci fosse. Sua figlia si affida a un discorso scritto per mettere ordine tra i suoi pensieri. «Ringrazio il mister e il presidente, siamo arrivati a questo accordo con grande soddisfazione. Noi - dice orgogliosa la Sensi - abbiamo intrapreso una strategia nuova e ci siamo posti delle regole e dei vincoli precisi: puntare sui giovani, il rilancio dei giocatori italiani, l'attaccamento alla maglia e il fair play». Il tempo degli investimenti folli è finito da un pezzo. L'autofinanziamento è il principio guida a Trigoria. «Vogliamo in squadra - prosegue l'ad - solo chi ama la maglia. Faremo i nostri investimenti, rinnoveremo anche contratti importanti, ma sempre nel rispetto della misura: quando si esagera, spesso si sbaglia. Nel calcio contano le motivazioni e non sempre queste sono direttamente proporzionali ai guadagni. E poi non è giusto creare delle differenze abissali di stipendi all'interno di un gruppo, quindi fisseremo un tetto. Se qualcuno andrà via sarà una scelta dei singoli calciatori». Con queste premesse la conferma dei big sarà un'operazione complessa. Ma la società è pronta ad ogni evenienza. «Noi vogliamo tenere i nostri giocatori e posso dirvi che oggi tutti intendono restare. E ci sono tanti altri campioni che vogliono venire a giocare qui. È un merito di Roma e del tecnico. Totti vuole rinnovare? Mi fa piacere e spero che accetti di restare anche come dirigente». Intanto è arrivata la firma più attesa. «Spalletti ha accettato questa nostra scommessa e non ho mai avuto dubbi che lo facesse, perché ha capito che la Roma ha il dovere morale di essere competitiva e di provare a vincere attraverso il gioco. È stato mio padre a sceglierlo: quando l'Udinese non voleva lasciarlo partire, lui si è impuntato». Rosella Sensi guarda al futuro ed evita abilmente le promesse che di solito si fanno in queste occasioni. «L'unica certezza che noi possiamo dare è la competitività della Roma. Non è facile vincere uno scudetto. Però, attrezzarsi per farlo, non è poi così difficile. Bisogna lavorare bene, senza farsi prendere dalla fretta». Spalletti va a braccetto con la Sensi. «La voglia della società di lavorare in maniera seria - spiega il tecnico - mi ha convinto a restare. Questo contratto mi dà senso di responsabilità. Ho a disposizione dei buoni calciatori e un ambiente unico: non ho mai pensato di andarmene e ho pagato per venire qui». La conferma dei pezzi pregiati non lo preoccupa più di tanto. «Abbiamo creato una buona spina dorsale. Noi siamo intenzionati a tener

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