La Roma blinda il tecnico dopo un vertice a Villa Pacelli
E ieri ha messo nero su bianco. Spalletti si lega alla Roma fino al 2011. Un accordo lunghissimo e rivoluzionario: nella storia del club giallorosso non era mai successo che un tecnico firmasse un contratto così lungo. L'intesa è stato ufficializzata alle 21.39 di ieri: dopo un breve incontro a Villa Pacelli Spalletti ha firmato e stretto la mano a Rosella Sensi: la durata della riunione testimonia come tutto fosse già pronto. La società non ha mai avuto dubbi e ha convinto l'allenatore, fornendogli le garanzie dovute. Spalletti ha guidato l'allenamento fino alle 17, poi ha poi raggiunto gli uffici della società dove c'erano anche la Mazzoleni e Pradè. E l'annuncio è toccato al presidente Sensi, il padrone di casa. La società avrebbe preferito darlo oggi, a sorpresa, durante la consueta conferenza pre-partita del tecnico. Ma la notizia ha fatto velocemente il giro della città e si è deciso di comunicare ufficialmente l'intesa in poche righe: «Il presidente della Roma e l'allenatore Luciano Spalletti rendono noto con reciproca soddisfazione di aver raggiunto un accordo per il prolungamento del contratto. Le intese raggiunte verranno formalizzate domani (oggi, ndr)». Stamattina saranno sistemati gli ultimi dettagli con i sei collaboratori dello staff tecnico, che verranno confermato in blocco. Poi Spalletti e la Sensi si presenteranno in sala stampa a Trigoria. L'ingaggio dell'allenatore è stato sensibilmente ritoccato: da un milione e trecentomila euro si è passati a due milioni netti all'anno a salire, più i premi per il raggiungimento di obiettivi sportivi. L'opzione di rinnovo presente nel precedente accordo, in scadenza a giugno, è stata stracciata. Spalletti ha ottenuto carta bianca sulla gestione totale della squadra, mercato compreso: il suo incarico sarà simile a quello di un manager all'inglese, con le dovute differenze. La società gli ha garantito un acquisto importante a stagione e la conferma dei pezzi pregiati. A meno di offerte fuori mercato: il toscano si è detto disposto a rinunciare a uno dei suoi «big» solo se l'incasso dell'eventuale cessione sarà vantaggioso per la Roma. Ora la società si dedicherà ai rinnovi di Chivu, Mancini e Mexes (citati in ordine di difficoltà). Spalletti aspetta anche un ulteriore ritocco dalla campagna acquisti di gennaio (Mathieu resta in cima alla lista) e immagina la squadra del futuro composta da ventidue titolari, due per ruolo. In mattinata, a margine dell'incontro tra le componenti del calcio a Fiumicino, la Sensi e Spalletti avevano tenuto nascosto l'annuncio imminente. Ma l'ad si era lasciata scappare una dichiarazione d'amore verso il tecnico: «Spalletti è un grande allenatore che ha fatto e farà la storia di questo club». Sulla rincorsa scudetto: «La strada è ancora lunga e l'importante è restare coi piedi per terra e usare la testa, ricordando che nessuna partita è scontata. Noi - chiude Rosella Sensi - non temiamo l'Inter, la rispettiamo». Lo stesso Spalletti aveva scelto la via della cautela: «Anche quando ci sarà nero su bianco tutto dipenderà comunque dai risultati. Ora abbiamo davanti una squadra che sta facendo molto bene: non è che dobbiamo vincere lo scudetto per forza. Tenteremo di ridurre il divario dall'Inter, poi se non accadrà non si può parlare di fallimento». Di tempo ne avrà tanto - più di quattro anni, salvo problemi - per dimostrare che il progetto della Roma può essere vincente. Il suo primo anno e mezzo sulla panchina giallorossa è stato straordinario dal punto di vista della gestione e del gioco trasmesso alla squadra. Adesso serve una vittoria e l'anomala stagione in corso rappresenta un'occasione irripetibile per centrarla. Lo sa bene anche la società che ha deciso di investire nel mercato di gennaio e ieri ha reso nota la conclusione di un'altra operazione, anche questa ampiamente preannunciata: è stata costituita la società (Soccer Sas) a cui spetterà la valorizzazione del marchio giallorosso. La Roma, socio accomandante, ha conferito nella nuova società il Ramo d'Azien