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di FABRIZIO MARCHETTI ORMAI il rapporto s'è sfilacciato.

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Oddo si è allontanato dalla Lazio, è uscito allo scoperto, ha confessato - sinceramente - che pensa al Milan ma dall'altra parte Lotito non arretra. Vuole che l'affare - se proprio si deve fare - si chiuda alle sue condizioni. E bacchetta il giocatore che parla di valutazioni. Il Milan aspetta, la Lazio ha un capitano in sospeso e in mezzo ci sono i tifosi, che affollano l'etere di domande, sfoghi e riflessioni. Anche perché domenica il calendario dice che ci sarà proprio la sfida contro i rossoneri. Il campione del Mondo non vive un momento tranquillo, l'ha detto domenica sera e ribadito ieri. È almeno in dubbio per il posticipo della prima di ritorno all'Olimpico, con il grafico che indica le quotazioni in ribasso. Non per ragioni tecniche, sicuramente. Ma scendere in campo contro il suo potenziale futuro e magari andare sul dischetto non sarebbe un gioco da ragazzi. «Questi sono momenti non facili. Per qualcuno sembra scontato scendere in campo, ma la situazione emotivamente è difficile e devi sempre avere equilibrio. I tifosi? Sono sempre stato un ragazzo sincero e aperto spero che la gente possa capire la mia situazione da uomo. È normale che a un tifoso possa dispiacere quando un giocatore va via, ma questo non è ancora detto. Prima di questa trattativa avevo trattato il rinnovo. Poi è arrivato il Milan, si tratta di un'occasione importante». Non è escluso che proprio il giocatore parli con Rossi e prenda la decisione migliore, che potrebbe voler dire esclusione, nell'interesse della squadra. Poi c'è la trattativa. Che il laterale vorrebbe si sbloccasse in settimana, senza ulteriori rinvii, anche se Galliani ha ufficialmente rinviato tutto al 22 gennaio. Il tira e molla a oltranza, in assenza di novità, potrebbe anche cambiare scenario. Oddo è cercato da diversi club europei (il Liverpool lo sta seguendo) e nel caso in cui naufragasse l'operazione rossonera, potrebbe provare a sfruttare la normativa Fifa per lo svincolo anticipato concedendosi un'esperienza all'estero. Di certo la scadenza fino al 2008 è uno degli aspetti tenuti in considerazione dallo stesso giocatore nell'economia di diversi discorsi. «Posso valere anche 20 milioni se avessi cinque anni di contratto. È solo una battuta, perché questa è una valutazione che non si può fare. Però penso di essere importante per questa squadra e di avere un buon valore ma le valutazione si devono fare anche sul futuro, non solo sull'immediato». Lotito però non accetta il discorso. «Le valutazioni del cartellino le faccio e io non i giocatori. Dobbiamo ancora stabilire quanto vale Oddo, mentre dalle sue parole pare che il giocatore ne sappia più di me. Io non voglio togliere i sogni a nessuno e cercherò di considerare i desideri del ragazzo, ma ci sono alcuni problemi, come quello che la società non ha messo in vendita nessuno». Sull'affare. «Il Milan deve stare alle nostre condizioni, il vero problema è che non è facile inserire un giocatore che sostituisca Oddo. Lui è il nostro capitano, uno dei migliori rigoristi ed esterni del campionato. Non solo, è un campione del mondo, ma pare che questo valga solo quando fa comodo. E poi ha esperienza in una squadra composta da giovani. Se il Milan mi avesse chiesto il giocatore a fine stagione, sarebbe stato diverso perché avrei avuto tutto il tempo per cercarmi un giocatore e i rossoneri non sarebbero diventati una diretta concorrente. Senza dimenticare che ora esiste il diritto d'urgenza, e questo si paga. Insomma, tutte queste cose vanno tenute in considerazione». La trattativa è ferma: 7,5 milioni più Foggia è pronto a mettere sul piatto della bilancia il Milan, almeno 9 milioni è il conguaglio chiesto dalla Lazio. Con la variante Sereni che potrebbe tornare d'attualità dopo l'infortunio occorso a Kalac (1 mese di stop) e la rinuncia di Oddo al piano Baraldi (800 mila euro circa) destinata a colmare la distanza residua tra i club. Radiomercato fa sapere che da Milano ci sarebbe ancora uno spiraglio per Marzoratti, il

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