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di TIZIANO CARMELLINI «MI farebbe piacere arrivare allo scontro diretto con l'Inter con meno punti di distacco».

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Dodicesimo successo consecutivo per l'Inter di Mancini che straccia il record fatto registrare proprio dalla Roma di Spalletti giusto lo scorso anno. Insomma è l'Inter l'incubo ricorrente dei giallorossi (ultime due finali di coppa Italia perse da Totti & Co. proprio contro i nerazzurri) che non riescono ad accorciare sulla capolista che vola così a +10. Così, anche oggi, per la Roma di Spalletti impegnata a Messina si tratterà di una rincorsa, nel tentativo di restare almeno al -7 di fine 2006. E la tradizione non è dalla sua parte, anche se lo scorso anno fu proprio lui a infrangerla. La Roma nel dopo-Feste, in genere stecca la prima: almeno questo dicono i numeri giallorossi che ricordano come quella in programma oggi al San Filippo sarà la partita numero 450 di capitan Totti. Così Spalletti, che ai numeri crede non poco, vola basso e si mette le mani nei capelli (almeno li avesse...) al solo pensiero della partita che aspetta la Roma contro la squadra di Giordano. «Noi dobbiamo pensare al nostro, non è che stiamo lì a gufare. Per arrivare in fondo sarà decisivo tutto. Dobbiamo fare benissimo non possiamo permetterci errori di nessun genere. Partite facili? Questi discorsi possono abbassare il livello di attenzione della squadra. L'Inter rimane sempre la pretendente alla vittoria finale». Sul Messina non ha dubbi. «È una squadra — spiega il romanista — che dimostra sintonia e fa vedere compattezza. Giordano ha carisma ed è una cosa che si è vista dagli esordi, ha carattere ed è competente. A Messina sta facendo molto bene e sta vivendo una situazione che merita». E poco importa se ai siciliani mancherà il bomber Riganò che proprio con Totti ha diviso a lungo il primato nella classifica cannonieri. «Secondo me giocherà solo Floccari davanti perché Di Napoli nelle ultime uscite ha giocato poco. Inoltre i centrocampisti hanno fatto molto bene». Oggi Spalletti potrebbe scoprire Wilhelmsson. Lo svedese è abile e arruolato ma dovrebbe partire dalla panchina, mentre Tavano, ancora non al cento per cento della condizione, è rimasto a Roma. «Sono calciatori che ci danno delle alternative importanti. Tavano negli ultimi allenamenti ha evidenziato un problema ai flessori. Non sta malissimo, gli manca il ritmo partita come è normale che sia dopo una lunga inattività. Sono contento di averlo a disposizione. "Wil" sta bene. Ha un fisico che non ha bisogno di tanto allenamento. Non so se giocherà ma è a disposizione». Sarà dunque la solita Roma con il solo Ferrari al posto di Mexes squalificato a far coppia con Chivu al centro della difesa. Sulla linea mediana De Rossi farà coppia con Pizarro che ha recuperato dopo la botta al ginocchio di venerdì. Ci sarà anche Perrotta che era l'altro giallorosso in dubbio alla vigilia. Tutto confermato anche in avanti dove Totti farà l'unica punta e verrà supportato sulle fasce da Taddei e dall'«amico» Mancini. È ora di fare pace? Poco importa se continuano a giocare e a passarsi il pallone come fatto finora.

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