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di FABRIZIO MARCHETTI L'ULTIMO sacrificio.

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Nel giorno della verità, la Lazio potrebbe chiedere um ultimo sacrificio a Oddo. E il capitano sarebbe disposto a tendere la mano alla società, a patto che non subentrino ulteriori complicazioni, che tradotto significa esose richieste dell'ultima ora. Il campione del Mondo è pronto ad aiutare, a tutelare la Lazio nell'affare con il Milan. È disposto a discutere con la dirigenza, a rinunciare ad alcune somme pregresse che servirebbero a scardinare la resistenza nella complessa operazione, colmando di fatto la differenza. Che è ormai al punto di svolta. I rossoneri hanno messo sul piatto della bilancia circa 7,5 milioni più il cartellino di Foggia. Lotito ha rilanciato, chiedendo un conguaglio di 9 milioni. Ecco quel milione e mezzo che balla sul tavolo potrebbe scendere in caso di rinuncia a parte del piano Baraldi. Di fatto la Lazio risparmierebbe tra gli 800 mila euro e il milione lordo (quello del 2007-2008), da aggiungere all'assegno staccato da Via Turati. Si arriva proprio a un passo dalla cifra pretesa da Lotito. Oggi si vedrà in Lega con Galliani, il numero uno biancoceleste. I contatti sono proseguiti, Berlusconi ormai è uscito allo scoperto. «Vogliamo Oddo ma l'offerta è congrua, non la alzeremo», ha enfatizzato l'ex premier. E allora il sacrificio di Oddo diventa il grimaldello decisivo per uscire dall'empasse. La sensazione è che manchi davvero poco per chiudere il cerchio: l'ufficialità potrebbe arrivare successivamente. Intanto, sul fronte mercato, l'affare Oddo si intreccia con quella di Sereni, più volte accostato in passato al Milan come pedina risolutiva per avvicinare il difensore ai rossoneri. Ieri il portiere, fuori rosa, è intervenuto alla «Voce della Nord» su Radio6, esternando le sue sensazioni dopo un lungo silenzio. «Sono emarginato, non vengo pagato da sei mesi, l'altro giorno non ho potuto regalare una maglia a un bimbo perché sono fuori dai giochi. La società sta però cercando di ricostruire un rapporto con me, anche se concretamente non è successo niente. Mi hanno tolto tanto ma fino alla fine lascerò la porta aperta alla Lazio. In società ci sono tante brave persone che hanno fiducia in me, ma non hanno il coraggio di esternare perché fanno capo al presidente. Chi mi prende adesso fa un affare», ha sottolineato aprendo di fatto un nuovo scenario. Per il dopo-Peruzzi, nel caso in cui il campione del Mondo lasciasse il calcio, la Lazio potrebbe cercare di inserire nel novero dei successori anche lo stesso Sereni, insieme a De Sanctis e Flavio Roma. Intanto Jimenez, che lunedì si legherà ai biancocelesti fino al 2008, è stato segnalato in soggiorno a Tivoli. Nuovo contatto per Ranocchia dell'Arezzo, Bonetto indicato in uscita, Quadri piace al Rimini, nelle ultime ore radiomercato ha avvicinato al club anche il nome del centrale statunitense Oguchi Onyewu dello Standard Liegi. Foti, presidente della Reggina, a RadioIncontro: «Mesto non partirà prima di giugno». Tra le alternative, per la fascia, rimangono in corsa Perquis, Vanden Borre, Motta, Nef del Piacenza e Zabaleta dell'Espanyol. Capitolo-società: titolo in ascesa (+0,13%) dopo il boom di mercoledì legato all'Opa (in un giorno rastrellato, da Lazio Events, circa il 2,4%). Le adesioni di ieri legate all'offerta pubblica fanno sfiorare l'equivalente - complessivo - del 4,006%. Oggi, infine, arbitrato in Lega con Di Canio. Il 18 gennaio, invece Riesame per chiedere il dissequestro del 14,6%.

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