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D'accordo col Quirinale

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La sfida di Cannavaro «Adesso la priorità è rilanciare Napoli»

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Il capitano della nazionale campione del Mondo Fabio Cannavaro accende il suo sorriso: ha vissuto una stagione da sogno e gli ultimi risultati negativi del Real Madrid non lo turbano più di tanto. «Con il Presidente abbiamo parlato di Napoli - ha dichiarato il capitano azzurro dopo la premiazione - mi ha fatto i complimenti per l'iniziativa che ho intrapreso con Ferrara. Abbiamo convenuto che per far riemergere la nostra città è necessaria una spinta politica. Fa piacere essere premiati insieme a tutti gli altri atleti del mondo dello sport: abbiamo gli stessi obiettivi, condividiamo sacrifici e sogni. la presenza di Blatter? Mi fa piacere che abbia fatto un passo indietro. Nella magica notte di Berlino, nessuno di noi si è chiesto dove mai fosse finito: sinceramente era l'ultimo dei nostri pensieri...». Il Presidente Napolitano ha avuto una parola di elogio per ogni azzurro. Simpatico il siparietto con Marco Materazzi: al momento di consegnare la medaglia, il Capo dello Stato ha dato con una mano due colpetti sul torace del difensore, quasi mimando la testata mondiale di Zidane. Con Massimo Oddo, invece, si è parlato di affari di famiglia: «Sappia che mio figlio è un grande tifoso della Lazio» avrebbe confidato il Presidente al capitano della formazione biancoceleste. Splendida, come il suo sorriso, Valentina Vezzali, regina della scherma italiana: la campionessa jesina ha condiviso la gioia con molti dei suoi colleghi. «Sono molto felice - ha dichiarato abbandonando il Salone dei Corazzieri - è stato un grandissimo onore essere premiati dal Capo dello Stato, un'emozione che mi porterò dentro per tutta la vita. È stata una bella cerimonia, impreziosita dagli azzurri: sono dei ragazzi divertentissimi, non avevo mai avuto l'opportunità di incontrarli. Il mondo dello sport italiano ha vissuto una splendida giornata - ha concluso la campionessa marchigiana - ma al di là dei successi sarebbe importante incentivare nelle scuole lo sviluppo di tutte le discipline sportive. Siamo ancora molto indietro rispetto alla altre nazioni: se tutti potessero scegliere e praticare la propria specialità già nella palestra delle scuole, saremmo ancor più competitivi». Dalla battagliera Vezzali, alla Granbassi, carabiniere di gran fascino che pensa già alle Olimpiadi del 2008 di Pechino. «Dobbiamo ancora qualificarci ma il nostro grande obiettivo è quello - ha dichiarato la campionessa di fioretto - è stata una grande gioia essere premiata dal Presidente della Repubblica. Il futuro? Ora è necessario iniziare la preparazione in vista delle prossime gare in programma a febbraio». Sim.Pie.

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