Il via dal Portogallo la classica che attraversa il deserto
Tutto questo è il rally della Dakar che quest'anno inizierà una settimana più tardi del solito. Appuntamento a domani per il via ufficiale da Lisbona con 525 squadre. La 29ª edizione della corsa più dura e famosa del mondo vedrà alla partenza 187 macchine, 88 camion e 250 moto che cercheranno di completare il percorso lungo 7.915 chilometri diviso in 15 tappe, che si chiuderà il 21 gennaio nella Capitale del Senegal. Da Lisbona a Dakar quindi passando per il porto di Malaga da dove domenica sera la carovana s'imbarcherà per il Marocco. Poi, l'Africa: il maghreb. La Mauritania, il Mali per puntare sul Senegal. La Mitsubishi di Luc Alphand ha vinto l'edizione del 2006, ma la sua vittoria è stata oscurata dalla morte di due giovani ragazzi in due distinti incidenti durante la gara. Una gara da sempre costellata di incidenti e spesso di vittime. Un totale di 53 persone hanno perso la vita nella storia della Dakar tra loro 23 piloti e 17 spettatori. Il primo a perdere la vita, nel 1979, è stato Patrick Dodin, dopo di lui nomi illustri come Perez, Meoni e Caldecott (nel 2006) hanno perso la vita tra le dune del deserto. Una gara maledetta anche per il suo ideatore. Thierry Sabine che l'aveva inventata nel 1978, morì nel 1986 precipitando con l'elicottero. Per la vittoria finale la lotta sarà ridotta allo squadrone Mitsubishi, con Peterhansel e Alphand pronti anche alla sfida in famiglia, e alla squadra Volkswagen del sudafricano Giniel De Villers, ci saranno poi Sainz e Nani Roma, oltre alla Bmw con Jutta Kleinschnmidt prima donna capace di vincere la corsa nel 2001.