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Il professore

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Cara lupa sono ottanta ad maiora...

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Traeoccasione dal sopraggiungere del 2007, anno che segna gli ottanta dell'A.S.Roma. I genetliaci (termine in altri tempi usato per i compleanni dei sovrani, e la Lupa in ogni senso va considerata una regina), non sono da sottovalutare, specie per la gente d'una certa età, che vive ormai alla giornata, che ogni mattina, svegliandosi, dice: «Mica male, ci siamo ancora, ringraziando Iddio». Anno più, mese meno, nel pacchetto dei survivors ci siamo tutti, l'umile sottoscritto, il Professore, Spaghetto, la Signora Clelia e tutta l'amena brigata dei nostri sodali, compreso quel Padre Valli S.J., che si atteggia molto a tenerello, ma è come la «gallina Pollese», quella che «a cent'anni dimostra un mese». Non è a dire che il gruppo dei vegliardi giallorossi se la tiri — c'è poco da tirare —, ma ai suoi privilegi (davvero pochi), non ci rinuncia. In particolare a quello, supremo, di dare consigli. Sì, conosciamo la musica: a dar consigli sono bravi i farmacisti. Ebbene, per una volta, indossiamo il bianco camice e, rivolti, alla vecchia cara Lupa ottantenne, ma soprattutto alla sterminata moltitudine dei suoi devoti, presentiamo alla spicciolata una serie di suggerimenti. Primo: premesso, dato e concesso che la Roma è dei suoi tifosi, allo stato attuale delle cose essa sembra appartenere segnatamente al signor Francesco Totti. Eh, amici miei, abbiamo tutti notato che, in precaria assenza del Capitano, le luci si spengono e «addìo roba nostra», come dicevano gli antichi. Di questo occorre convincersi, a cominciare dal geniale trainer Spalletti (ma, non abbiate timore, lui ne è convinto da un pezzo). Secondo: logica, ovvia conseguenza del primo, Totti, pur essendo per sua indole uso a far miracoli, ogni sette giorni deve pur riposarsi. Nell'occasione di tali naturalissime pause, i suoi fans sono tenuti a portare santa quanto umana pazienza. Senza farsi prendere dalla fregola: «Guarda l'Inter come marcia!, e quelli chi li ferma?», tenendo presente che la Magica, con gli uomini contati al pari dei soldi, fa quel che può e che lassù c'è un Altissimo che sempre vede e provvede. E che, insomma, non è mai detta l'ultima parola. Terzo: atteso che privi dell'aiuto del padreterno gli umani riescono a combinare poco e niente, va pur tenuto ben presente l'adagio «Aiùtati che Dio t'aiuta», in forza del quale se alla Lupa accadrà di uscire dal novero delle squadre in lizza per la Coppa Italia, be' non ci sarà da strapparsi i capelli. Con un torneo in meno,pensate, quante speranze in più di ben figurare nei due restanti! Larga è la foglia, stretta è la via, il Professore & C. hanno detto la loro. Buon anno e compleanno alla Beneamata. E, soprattutto, occhio al Lione. I leoni di norma preferiscono le gazzelle, ma faute de mieux non disdegnano la carne di lupo.

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