Criticato il nuovo regolamento
Pasqualin sottolinea che le novità introdotte con lo studio condotto dall'antitrust potranno creare confusione, dopo le variazioni apportate anche a seguito del caso Lippi: nel testo originale del regolamento esisteva il paradosso del ct campione del mondo che non avrebbe potuto allenare, visto che il figlio è agente di calciatori. Ma la variazione apportata, liberando il tecnico di Viareggio, ha di fatto secondo Pasqualin lasciato aperte le porte a nuovi intrecci pericolosi. «È vero, con le liberalizzazioni si evitano cartelli - spiega Paqualin pensando al precedente Gea - C'è però rischio di confusione specie in tema di conflitto di interessi, perchè il regolamento consente con fantastica naturalezza a chi ha parenti nel calcio di fare quasi tutto, a parte le trattative con la società dove lavora il parente».